L’allarme: Donazioni di Sangue in netto calo

fratres

In un mese e mezzo sono crollate del 70% le donazioni di sangue in Irpinia.


Tutta colpa della stretta sulle analisi di laboratorio imposta dal sub commissario alla sanità campana, Zuccatelli. Bisogna fare cassa, si va avanti con tagli alle spese, sullo sfondo c'è il piano di rientro, dunque per chi dona sangue solo gli accertamenti previsti dalla norma: niente da fare per gli esami extra, dal colesterolo ai trigliceridi. Una decisione che ha messo con le spalle al muro anche il centro trasfusionale del Moscati, ma che ha suscitato la dura reazione del gruppo Frates. «Si rischia di perdere un patrimonio di duemila donazioni all'anno ed una tradizione trentennale nel settore», spiegano i vertici provinciali dell'associazione di volontariato. «L'altra settimana - dice Giuseppe Festa, consigliere nazionale Frates - in un comune dove normalmente si raccoglievano una quarantina di donazioni ad ogni appuntamento, all'appello si sono presentati in otto. In un altro caso, non è venuto addirittura nessuno.

 E parliamo di donatori storici, di gente che da sempre è in prima linea per dare una mano a chi ne ha bisogno». Secondo i volontari, la riduzione delle analisi potrebbe comportare anche un abbassamento del livello di qualità del sangue donato. «Quest'anno - ha precisato Evaristo Di Prisco che è il presidente provinciale del gruppo Frates - eravamo sul punto di superare anche quota duemila, andando ben oltre il record stabilito nel 2009. Purtroppo tutto si è fermato a causa di questa decisione di bloccare gli esami di laboratorio che, peraltro, riguarda l'Irpinia e non altre province della Campania». Qualche settimana fa, l'associazione ha scritto una sia al direttore del Centro trasfusionale del Moscati, Romano, che al manager Rosato. «Non ci è ancora giunta una risposta - continua il presidente Di Prisco - ci chiediamo il perché si voglia vanificare sia il lavoro che la disponibilità dei donatori dopo i risultati raggiunti in questi anni. Facciamo appello alla sensibilità del direttore generale del Moscati affinché sblocchi questa situazione».


Articolo di Andrea Picariello apparso su “Il Mattino” del 18/12/2010

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