14 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sporting Paternopoli        6

La Longobarda                 2

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo (dal 45' s.t Tecce) - Lapio, Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 - D'Aveta, Palmieri 90 (dal 40' s.t Gentile), Barbieri - Cristiano, Balestra V., Granitto.

A disposizione: Lo Vuolo 92, Troisi.

Allenatore: Melfitano.

La Longobarda: Miele F., Giordano, Sgobbo, Fischetti, Miele A., Maiorano, Portanova A., Scuotto G., Di Savino (dal 20' s.t Portanova V.), Luongo, Scuotto D.

A disposizione:Grande.

Allenatore: Di Biasi.            

RETI: 22' e 54' Granitto (S), 30' Palmieri 90 (S), 35' Scuotto (L), 55' e 87' Cristiano (S), 61' Portanova V. (L), 82' Balestra V. (S).

 

Sporting 6 forte!

 

A guardare il risultato e, di conseguenza, la classifica, per lo Sporting c'è soltanto da godere: goleada per 6 a 2 contro la Longobarda e sesto posto guadagnato sfruttando i passi falsi di Andretta e Atletico Luogosano a sole due lunghezze dal Morra. La crescita della squadra è costante in questo periodo con 14 punti guadagnati nelle ultime 7 partite. Certo non tutto è filato liscio, in alcuni frangenti della partita infatti il successo rischia di essere vanificato per via di pericolose amnesie difensive che consentono alla Longobarda di rendersi pericolosa e di colpire tre pali. Tra gli uomini di Melfitano a volte si nota una mancanza di personalità e di capacità di gestione della partita che andranno presto risolte se si vuole puntare a traguardi ambiziosi.

LA PARTITA. Sul neutro di Fontanarosa Melfitano schiera lo stesso undici che sette giorni prima ha battuto l'Atletico Luogosano. Perillo in porta, linea difensiva a quattro con Lapio, Iannuzzo, Gregorio e Palmieri 88. A centrocampo il regista è Palmieri 90 con D'Aveta e Barbieri ai lati. Davanti tridente composto da Cristiano, Vittorio Balestra e Granitto. Angelo Balestra è costretto a rinviare di nuovo il ritorno in campo mentre D'Amato è ancora fermo ai box per la distorsione alla caviglia. Pronti via e lo Sporting è subito padrone del campo, fa girare palla e cerca subito la porta avversaria. Al 12' Granitto viene anticipato da Miele in uscita. Pochi minuti dopo è Cristiano a cercare la porta avversaria, Miele pasticcia ma Balestra non ne approfitta. Di fatto il punto debole della Longobarda sembra risiedere proprio nel portiere. Lo Sporting se ne accorge e  così comincia a mirare da lontano, ma prima Granitto e poi D'Aveta non inquadrano lo specchio. Al 22' arriva il gol dello Sporting: Granitto carica da lontano e il tiro, potente ma centrale, sorprende Miele. Al 27' Iannuzzo commette fallo di mano al limite dell'area, sarebbe espulsione diretta  ma l'arbitro lo grazia comminandoli solo il giallo. Gli uomini di Melfitano continuano a sbandare dietro soprattutto per merito di Di Savino, il migliore dei suoi. Alla mezz'ora però arriva il raddoppio: Palmieri 90 riceve palla a centrocampo, avanza indisturbato e da fuori area fa partire un destro che si insacca sotto la traversa. La partita si mette così in discesa per la Melfitano's band che però decide di farsi del male cinque minuti dopo. Scuotto lascia partire un destro dal limite, il tiro debole e centrale sorprende incredibilmente Perillo. Gli ospiti accorciano così le distanze e al 42' sfiorano il pareggio con Di Savino che colpisce la traversa con una botta dal limite. Due minuti è ancora Di Savino a sfiorare il gol con un colpo di testa da due passi che Perillo smanaccia sulla traversa. La ripresa si apre con l'ennesimo campanello d'allarme per la difesa dello Sporting: il solito Di Savino fa il bello e il cattivo tempo in area di rigore ma al momento della conclusione viene murato da Perillo in uscita. All'8' ci prova Balestra ma calcia alto. Due minuti dopo Granitto sigla il terzo gol con la complicità dell'inguardabile Miele: botta centrale dalla distanza e palla che si insacca dopo il goffo tentativo del portiere di respingere di pugno. Due minuti dopo arriva il quarto gol con Cristiano che coglie un lancio proveniente da centrocampo e anticipa il portiere in uscita. Lo Sporting però si addormenta di nuovo e cinque minuti dopo prende gol sull'ennesima dormita difensiva: Scuotto è imprendibile a sinistra, palla  in mezzo per Portanova che di testa fa secco Perillo. Incassato il gol lo Sporting si risveglia dal torpore  e sfiora il gol due volte con Balestra ma Miele fa buona guardia. Alla mezz'ora  è D'Aveta a sfiorare il palo da fuori. Al 33' terzo palo della giornata per la Longobarda, Scuotto in piena area tira a botta sicura, ma la palla colpisce il montante alla destra di Perillo.  Al 37' fuga di Cristiano sulla sinistra, pallone in mezzo per Balestra che insacca. È il 5 a 2.  Cinque minuti dopo è Cristiano a battere per la sesta volta Miele  su assist di Palmieri 88.

Più: la prestazione convincente e la capacità di centrare la porta avversaria.

Meno: le amnesie difensive.

 

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 6,5. Vince in goleada con una prestazione convincente. Rischia troppo in difesa tanto che gli avversari colpiscono tre pali. Soffre di dinamismo a centrocampo.

IL MIGLIORE: VOTO 7.

Barbieri. Moto perpetuo, recupera oppure sporca palloni su palloni riciclandoli appena può per ripartire. Intensità ma anche qualità, raramente fa la scelta sbagliata. La sua partita è un concentrato di tattica. Sbuca dappertutto, chilometri di fatica per tenere corta la squadra e dettare i tempi del pressing. Enciclopedia tattica.

Perillo: 5. Sviene sulla conclusione centrale e senza pretese di Scuotto. Si riscatta poco dopo deviando sulla traversa l'incornata di Di Savino. Ma la frittata ormai è fatta. Non è in un buon momento di forma e si vede. Disorientato.  (dal 45' s.t Tecce s.v)

Lapio: 5,5. In difesa si balla troppo. Con l'esperienza che ha dovrebbe metterci una pezza ma non sempre ci riesce. Nell'azione del secondo gol permette a Scuotto di crossare in mezzo per la testa di Portanova. È un armadio a muro che sarebbe più utile al centro della difesa. Incerto.

Iannuzzo: 5,5. Graziato dall'arbitro, meriterebbe il rosso per lo sciagurato fallo di mano che commette al limite dell'area. Alterna grandi chiusure a qualche svarione di troppo. Di testa non ne prende una nemmeno per sbaglio. La sua è una partita dai due volti. Dottor Jekyll e Mister Hyde.

Gregorio: 6-. Per la prima volta dall'inizio del campionato è in difficoltà ma è umano e può starci. Non tutto gli riesce come vorrebbe. Attivo, manca spesso qualcosa per l'intervento perfetto. Imperfetto.

Palmieri 88: 6. Dietro è il meno colpevole. Guarda a vista l'avversario diretto e si concede qualche incursione. A volte sbaglia qualche appoggio ma nel complesso gioca la sua onesta partita. Carta vetrata su chiunque provi a disturbarlo. Fornisce l'assist per il gol di Cristiano. Audace.

D'Aveta: 6. Dopo i fuochi d'artificio di domenica scorsa si limita a mantenere le disposizioni impartitegli dal mister. Solido sul centro destra. Dà sostanza alla mediana. Prova un paio di volte la conclusione dalla distanza e per poco non centra il bersaglio. Robusto.

Palmieri 90: 6. Segna con una botta da fuori area. Nel primo tempo corre ed imposta governando le operazioni in mezzo al campo. Cala nella ripresa dimostrando di essere a corto di fiato. Le partite durano 90 minuti. Sfiancato. (dal 40' s.t Gentile s.v)

Cristiano: 7. Due gol e l'assist a Balestra. Inserimenti puntuali, ripiegamenti generosi. Fa a sportellate con gli avversari e chi si ammacca non è lui. Le sue sono sovrapposizioni a getto continuo, punto di riferimento per i compagni. Ara la fascia come al solito, è in condizioni eccellenti. Locomotiva.

Balestra V. : 6,5. Segna un gol ma potrebbe farne altri. Nel primo tempo viene servito poco. Nella ripresa entra maggiormente nel gioco. Non ha il fisico ma la sua velocità risulta preziosa. Pratico.

Granitto: 7. Autore di una doppietta. Sguscia come un'anguilla sulla sinistra. Ha corsa e piedi buoni. Crea sempre apprensione nella difesa avversaria. Scatti, inserimenti, tagli quando è in giornata è imprendibile. Ritratto d'autore.

13 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sporting Paternopoli       3

Atletico Luogosano         1

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo - Lapio (dal 40' s.t Lo Vuolo 92), Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 - D'Aveta, Palmieri 90 (dal 30' s.t Troisi), Barbieri - Cristiano, Balestra V.  (dal 20' s.t Spagnuolo), Granitto.

A disposizione: Tecce.

Allenatore: Melfitano.

Atletico Luogosano: Pacillo F., Di Stasio, Santosuosso, Di Gregorio S., Tranfaglia, Aquino, De Luca, Ferrante M., Memmolo, Di Gregorio T., Ferrante A.

A disposizione: Pacillo C., Petroziello, La Vita, Todisco.

Allenatore: FerranteM.

RETI: 15' p.t, 46' s.t D'Aveta (S), 32' p.t Balestra V. (S) - 30' p.t Memmolo (A).

 

Continua la serie positiva.

Continua la serie positiva dello Sporting. Dopo i pareggi in trasferta contro Vetus e Calabritto per gli uomini di Melfitano arriva la vittoria contro l'Atletico Luogosano in quello che da sempre è considerato un vero e proprio derby. È stata una partita strana in cui lo Sporting non si è mosso benissimo malgrado le direttive di Melfitano prima della partita. Il mister di casa negli spogliatoi aveva chiesto ai suoi di giocare massimo con tre tocchi, far girare sempre la palla a terra  e allargare il gioco sulle fasce. Niente di questo si è visto in mezzo al campo. Anzi sul piano del gioco la manovra ha lasciato a desiderare. Sono comunque positive le indicazioni arrivate da questa vittoria: la robustezza della squadra, i progressi di Marco D'Aveta dopo un inizio di campionato da incubo, il carattere che la squadra ha ritrovato proprio nel momento più delicato e difficile quando tutto sembrava essere finito prima di cominciare. Insomma, piano piano lo Sporting sta venendo fuori dal pantano in cui si era cacciato con le proprie mani. Ora deve risalire con le unghie la parete ripida lungo cui era sprofondato. Ovviamente è ancora presto per dare giudizi definitivi ma le ultime partite hanno regalato l'impressione che la squadra abbia nelle corde la possibilità di scalare la classifica. Se nelle prime sei giornate la Melfitano's band aveva racimolato la miseria di quattro punti, ben diverso è stato il ruolino di marcia nella seconda parte del girone d'andata con undici punti ottenuti nelle altre sei gare.

LA PARTITA. Melfitano deve fare a meno di D'Amato infortunatosi nell'allenamento di venerdì, ma recupera Barbieri dopo la squalifica. Per il resto è il solito Sporting con D'Aveta a centrocampo e Vittorio Balestra, Cristiano e Granitto a comporre il tridente offensivo. Spagnuolo va in panchina, Palmieri 88 riprende il suo posto in difesa. Lo Sporting parte bene e sembra poter pilotare le operazioni in mezzo al campo. Al 14' Vittorio Balestra ci prova di sinistro ma Pacillo respinge di piede. Sull'angolo susseguente Palmieri 90 batte in mezzo, batti e ribatti in area e rete da opportunista di D'Aveta. Proprio l'uomo più discusso di questa prima parte di stagione si sveglia dal letargo e porta in vantaggio i suoi. Lo Sporting sembra assumere le sembianze di un serpente a sonagli. Irretisce il nemico lo addormenta e poi spara il veleno. Bello quando ci riesce. Noioso, al limite dell'irritante, quando l'operazione ipnosi dura un po' troppo. Al 25' è ancora D'Aveta a provarci da fuori, Pacillo pasticcia e devia goffamente in angolo. La squadra di casa però dietro dimostrata qualche smagliatura di troppo e infatti alla mezz'ora subisce il pareggio: Memmolo approfitta di un errore di Gregorio e scavalca Perillo in uscita. Dopo un campionato perfetto, purtroppo per i suoi il numero sei dello Sporting torna così sulla terra. La paura però dura solo due minuti. Vittorio Balestra raccoglie un lancio in profondità di Lapio, avanza in solitaria e  insacca la rete ospite con un tiro beffardo che si infila tra le gambe del colpevole Pacillo. Nei minuti finali del primo tempo gli ospiti sfiorano nuovamente il pareggio. Lapio si fa trovare fuori posizione permettendo a Ferrante di involarsi  e tirare poi in porta con Perillo in uscita disperata, ma il pallone viene respinto sulla linea da Gregorio che si riscatta dall'errore precedente. Si arriva all'intervallo con l'impressione che più degli avversari lo Sporting debba preoccuparsi delle proprie amnesie. Appena ritornati in campo gli uomini di Melfitano sfiorano il terzo gol: Cristiano se ne va in solitaria vanamente inseguito da mezza squadra ospite, tenta la conclusione verso la porta ma Pacillo respinge, il pallone arriva a Vittorio Balestra che però non ne approfitta. Due minuti Dopo è ancora Balestra a ritardare l'appuntamento con un cross di Palmieri 88 dalla sinistra. Al ventesimo Melfitano cambia: fuori Balestra dentro Spagnuolo e 4-4-2 con Granitto e Cristiano di punta. Cinque minuti dopo è ancora D'Aveta a provarci da fuori ma Pacillo vola e sventa in calcio d'angolo. Nonostante lo Sporting giochi a sprazzi gli ospiti non si rendono mai pericolosi. Anzi sono prima Granitto e poi Spagnuolo a sparare incredibilmente a lato a pochi passi da Pacillo. Nel primo minuto di recupero la Melfitano's band trova il terzo gol ancora con D'Aveta protagonista assoluto della partita. Che qualcosa si stia finalmente muovendo?

Più: la compattezza del gruppo.

Meno: la fragilità difensiva.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 6,5. Non ha giocato benissimo, ma a vinto puntando tutto sulla forza di un gruppo che dopo gli alti e bassi iniziali ha dimostrato di avere la compattezza del granito.

IL MIGLIORE: VOTO 7,5.

D'Aveta. Marco torna se stesso e forse bastava questo: cercare nello specchio i propri riflessi migliori e su quei riflessi ricostruirsi, ritrovarsi, generarsi. Ha giocato una partita fisica per la sostanza, i palloni difesi a centrocampo, il fraseggio mai banale. A segnato due gol e ne ha sfiorato un terzo con una botta da fuori. L'uomo più criticato, il grande assente di questa prima parte di campionato è uscito dal letargo. Ora sta a lui continuare su questa strada  e lasciarsi per sempre alle spalle il periodo buio. Bentornato.

Perillo: 6. Sul gol è tradito da Gregorio. Per il resto vive un pomeriggio sostanzialmente tranquillo. Qualche buona uscita e nulla di più. Concentrato.

Lapio: 6. Una partita onesta. Si trovare fuori posizione quando Ferrante sfiora il 2-2. Porta acqua al mulino. A volte tende a complicarsi troppo la vita. Esce per un problema al braccio. Imprudente. (dal 40' s.t Lo Vuolo 92 s.v)

Iannuzzo: 6,5. Il più continuo in difesa. Lesto nei recuperi. Gioca molto sull'anticipo. Preciso ed elegante  nei rilanci. Concede poco a chiunque provi a sfondare per vie centrali. Va in difficoltà sulle palle alte. Elegante.

Gregorio: 6. Si fa fregare da Memmolo in occasione del pareggio dimostrando di non essere un extraterrestre. Ritorna decisivo quando respinge sulla linea di Ferrante. Umano.

Palmieri 88: 5,5. Non è sempre lucido nelle chiusure. A volte sembra troppo svagato e si fa trovare fuori posizione. Meno brillante che in altre circostanze. Svagato.

Palmieri 90: 5-. Impalpabile non entra mai in partita. Avrebbe il compito di far girare la squadra ma sembra fuori condizione. Incappa in una domenica senza senso. Assente ingiustificato. (dal 30' s.t Troisi s.v)

Barbieri: 6. Meno preciso del solito dà comunque i suoi equilibri alla squadra tenendo la posizione con grande accortezza. Equilibrato.

Cristiano: 6,5. Quando parte in velocità è il solito tornado che si abbatte sugli avversari. Nella ripresa scende palla al piede con mezza squadra avversaria che non riesce a stargli dietro. Avesse segnato sarebbe venuto giù lo stadio. Tornado.

Balestra V. : 6,5. Pacillo gli fa un regalo di compleanno facendosi passare tra le gambe la rete del 2 a 1. Per il resto gioca la solita partita svariando a destra e a sinistra dando fastidio alla difesa avversaria. Buon compleanno.

(dal 20' s.t Spagnuolo: 5,5. Entra per coprire e ripartire a sinistra. Sbaglia qualche appoggio di troppo e riesce a sparare a lato un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete. Le scarpe di Ronaldinho non lo hanno aiutato. Impreciso.)

Granitto: 6. Meno incisivo di altre volte. Dimostra le proprie qualità solo a tratti. Si limita al compitino. Spreca una ghiotta occasione a pochi passi dalla porta. Tranquillo.

Recupero 9 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Vetus Castelvetere              1

Sporting Paternopoli            1

Vetus Castelvetere: Coppola, De Vito, Follo, Vena, Gianmarino, Lazzera, Follo R., Moccia, Aliasi, Bimonte, Bonetti.

A disposizione: Vena, Moccia G., Bimonte G., Nargi.

Allenatore: Vena.

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo (dal 30' s.t Tecce) - Troisi, Lapio, Gregorio, Palmieri 88 - D'Aveta, Barbieri, D'Amato (dal 45' s.t Di Prisco) - Cristiano, Balestra V., Granitto.

A disposizione: -----------

Allenatore: Melfitano.

RETI: 2' p.t Lazzera (V.) - 33' s.t  Balestra V. (S.)

 

La partita dei rimpianti.

Dieci giorni dopo la vittoria si trasforma in un pareggio. Lo Sporting impatta uno a uno sul campo della Vetus Castelvetere nel recupero della nona giornata e abbandona definitivamente i sogni di gloria. Il distacco dalla vetta sale infatti a 8 punti e se a tutto questo si aggiunge il fatto che domenica gli uomini di Melfitano non scenderanno in campo, a differenza delle altre squadre, si capisce come  il primo posto sia ormai una chimera. È un pareggio difficilmente inquadrabile se visto dall'ottica dello Sporting. Positivo in quanto acciuffato a un quarto d'ora dal termine, ma negativo al netto delle occasioni create e dell'unica concessa agli avversari. I numeri però non mentono mai. E quelli dello Sporting dicono di una squadra, che  costruita  alla vigilia per vincere e con un tasso qualitativo superiore a molte altre compagini del girone, non ha ancora lasciato un'impronta su questo campionato. Incapace finora di raggiungere posizioni di vertice. D'altra parte in Terza  non si vince se non riesci a calarti pienamente nelle pieghe di una categoria in cui più che a calcio si gioca a calci. La classifica infatti è di un'eloquenza disarmante. Ora l'unica ricetta deve essere quella di lavorare con concretezza, senza eccessive fantasie e senza pericolose nostalgie. Il compito di Melfitano dovrà essere quello di lavorare ai fianchi i propri uomini, incidendo soprattutto sull'aspetto mentale. I numeri non mentono mai si diceva. E sono fatti concreti due importanti dati statistici che la dicono lunga sul perché di questa situazione. Con 14 reti realizzate l'attacco dello Sporting è il quart'ultimo del girone, inammissibile per una squadra che viene schierata da sempre con il 4-3-3. Ancora più preoccupante il dato relativo alle 16 reti subite, di cui 9 su palla inattiva. Bisogna poi tener conto che delle 14 reti segnate, 10 sono state firmate dagli attaccanti e solo 4 dai centrocampisti che nei piani dell'allenatore dovevano inserirsi costantemente per cercare la porta. Probabilmente è proprio questa una delle ragioni della sterilità registrata finora. Già perché se le difese avversarie riescono a bloccare Cristiano, Vittorio Balestra e Granitto, diventa decisamente più facile mantenere la propria porta inviolata. In questa ottica la prolungata assenza di Angelo Balestra si sta rivelando particolarmente pesante perché priva Melfitano di una preziosa bocca da fuoco. Con Angelo schierato in avanti infatti lo Sporting era imprevedibile e difficile da contenere. Adesso invece lo spartito appare sin troppo scontato. Per risolvere la situazione servirebbe qualche inserimento in più dei centrocampisti, oppure qualche proiezione offensiva dei difensori finora mai pervenuti. Basterebbe che qualche centrocampista provasse a tirare da fuori area con maggior frequenza rispetto alle attuali abitudini.

LA PARTITA. Tra infortuni e indisponibilià dell'ultimo minuto Melfitano ha gli uomini contanti. Troisi viene schierato nel ruolo di terzino destro con Lapio che torna centrale. Palmieri 88 è sempre più padrone della fascia sinistra. D'Aveta giostra a centrocampo e Barbieri  viene piazzato davanti la difesa. Assenze pesanti sono quelle di  Iannuzzo, Spagnuolo e Palmieri 90. Passano appena due minuti e  lo Sporting è già sotto: corner per la Vetus, palla in mezzo, Troisi devia di testa, Perillo pasticcia e Lazzera insacca a porta vuota. La partita si mette così subito in salita. Dopo pochi minuti Cristiano tenta una reazione ma il suo tiro è troppo centrale. I minuti passano ma lo Sporting non si sveglia. Non che gli avversari facciano di più, la Vetus si limita a difendere il vantaggio. Il campo pesante poi non aiuta. D'Amato a centrocampo è troppo precipitoso. Troisi dietro lascia costantemente campo libero agli avversari. La catena di sinistra con Palmieri 88 e Granitto non funziona. Soprattutto quest'ultimo non riesce mai ad incidere. D'Aveta prova a combattere ma non va oltre qualche velleitario tentativo. A cinque minuti dalla fine Lapio, in proiezione offensiva, tira da fuori ma il pallone viene impattato di mano da un avversario appena dentro l'area. Sarebbe rigore ma l'arbitro fischia una punizione dal limite che Granitto spara sulla barriera. Il primo tempo si chiude con la sensazione che per lo Sporting sarà dura pareggiare senza tirare mai in porta. La ripresa si apre con la Vetus ancora pericolosa. Dopo appena un minuto infatti D'Amato tenta un colpo di tacco in prossimità della propria area di rigore che ha come conseguenza quella di  liberare  un avversario il cui tiro è però centrale. Passata la paura lo Sporting prende il pallino del gioco, ma di occasioni neanche a parlarne. Tra il 20' e il 25' Barbieri si fa ammonire due volte e lascia i suoi in inferiorità numerica. Sembra la fine ma qualcosa scatta nei ragazzi di Melfitano che all 33' trovano il pareggio. Mauro Lapio, uno dei più positivi, scarica per Vittorio Balestra che con un pallonetto da fuori area  fa secco Coppola. Lo Sporting comincia a spingere sull'acceleratore alla ricerca di un vantaggio che avrebbe dell'incredibile. La Vetus, ormai arroccata nella propria metà campo, pensa a spazzare via più palloni possibili. In uno degli ultimi assalti  Troisi mette in mezzo per Balestra che insacca per la seconda volta, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco apparso inesistente. La partita si chiude così in parità con lo Sporting a recriminare come al solito  per quello che poteva essere ma non è stato.

Più: il carattere di una squadra che quando vuole riesce a non mollare.

Meno: la sterilità della manovra fino al quarto d'ora finale.

 

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 6. Nel primo tempo sembra impotente ed incapace di una qualunque sortita offensiva. Nella ripresa quando è ormai ad un passo dal baratro si sveglia  e comincia a dominare l'avversario.

IL MIGLIORE: VOTO 7.

Balestra V. Schierato dal primo minuto, ripaga con il gol e tanta generosità, anche in copertura. Il pallonetto con cui fa secco Coppola è da antologia. Segnerebbe anche il gol del sorpasso ma l'arbitro glielo annulla per sospetto fuorigioco. Cecchino.

Perillo: 5,5. È ancora freddo quando pasticcia dopo due minuti sul gol di Lazzera. Per il resto vive un pomeriggio sostanzialmente tranquillo. Protesta al momento della sostituzione. Un consiglio, eviti certe sceneggiate soprattutto per rispetto di quei compagni che finora sono stati  utilizzati con il contagocce. Nervoso. (dal 30' s.t Tecce  s.v)

Troisi: 5+. Il suo primo tempo è da incubo. Da il là  all'azione del gol avversario con una deviazione maldestra. Dalla sua parte gli avversari hanno vita facile. È costantemente in ritardo. Nel secondo tempo si riprende e risolve la situazione più di una volta. È lui a mettere in mezzo il pallone del gol annullato. Disorientato.

Lapio: 7. Finalmente una prestazione da pilastro della difesa. Schierato al centro dà il meglio di sé. È la faccia rude ed efficace della retroguardia. Intercetta tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Strappa gli applausi dei compagni per una rovesciata liberatoria nel finale. Si proietta in avanti più di una volta e risultati sono quasi sempre apprezzabili. Determinato.

Gregorio: 7. Non sbaglia un intervento che è uno. È il leader di un settore che si affida a lui nelle due fasi di gioco, che ne osserva le evoluzioni in uscita, che gode della robusta opposizione. Finora il suo torneo è stato perfetto. Ministro della Difesa.

Palmieri 88: 6. Occupa la zona di competenza con la consueta determinazione. Sbaglia qualche movimento offensivo ma dietro è sempre attento. Non perde mai la calma. Lui c'è sempre. Presente.

D'Aveta: 6. Schierato in mezzo ci mette il fisico. Rimane comunque un mistero come finora non abbia ancora inciso. Con i piedi che ha da lui è lecito attendersi sempre di più. Si limita al compitino. Scolastico.

Barbieri 5,5. Viene schierato davanti la difesa per dare geometrie e senso tattico. Gioca la sua onesta partita fino all'espulsione. Un giocatore della sua esperienza non dovrebbe farsi ammonire due volte in cinque minuti per due falli commessi a centrocampo. Ingenuo.

D'Amato: 6. La solita intraprendenza e forza in mezzo al campo. Cuore e mestiere. Dopo un inizio così così cresce alla distanza. Tenta la via del gol di testa ma è sfortunato. Tenace. (dal 46' s.t Di Prisco s.v)

Cristiano: 5,5. Corre come un matto. Se le partite fossero gare di atletica leggera vincerebbe sempre il primo premio. Qualcuno gli spieghi che qui si sta giocando a pallone. Fino alla trequarti abbaglia come un  lampo. Quando tira diventa un pianto. Maratoneta.

Granitto: 5. Non è in giornata. Non trova mai la misura del passaggio e non tenta mai la via della porta. Spreca una punizione dal limite sparando sulla barriera. Il campo pesante non lo aiuta. Ininfluente.

10 Giornata Terza Categoria 2009/2010

La classifica

 

Sporting Paternopoli   0

Virtus Conza               1

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo- Lapio, Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 (dal 26' s.t Troisi) - D'Aveta, Palmieri 90, D'Amato - Cristiano, Balestra V. (dal 35' s.t Lo Vuolo 82 (dal 48' s.t Gentile)), Spagnuolo (dal 18' s.t Barbieri).

A disposizione: Tecce, Di Prisco, Storti G.

Allenatore: Melfitano.

Virtus Conza: Cordasco, Masini 80, Zoppi M., Rosamilia, Pugliese, Masini 82 (dal 15' s.t Petrozzino A.), Zoppi A., (dal 46 ‘ s.t Poukrim), D'Elia, Capasso, Petrozzino M., Megaro A.

A disposizione: Santoro, Buscetto, Amir.

Allenatore: La Rotonda.

RETE: 46' s.t Petrozzino A.

 

Sporting e ora?

Cinque minuti e lo Sporting rivede le streghe. In cinque minuti va in scena il suicidio perfetto per gli uomini di Melfitano. Tanto passa tra lo scempio di D'Aveta, il vantaggio della Virtus e il palo di D'Amato. Come mi rovino una scalata in corso d'opera e mi complico la vita. E dire che lo Sporting non aveva demeritato, ma il problema è sempre lo stesso: l'incapacità di vedere lo specchio con frequenza. Dopo i segnali di ripresa intravisti nelle ultime partite di fatto gli uomini di Melfitano ricadono negli antichi errori. Lo Sporting gioca col tridente che sulla carta dovrebbe essere dinamico e devastante, ma al momento ha un problema strutturale non da poco: a Vittorio Balestra tocca essere il centravanti che non è. Un numero 9 con fisico servirebbe come il pane, anche per variare la ramificazione del gioco. Lo Sporting gioca forse il miglior calcio del Girone G, ma al primo errore difensivo viene irrimediabilmente punito. Altro problema è la fragilità sulle palle inattive dove gli uomini di Melfitano dimostrato gravi problemi di posizione. Se  fatta male la marcatura a zona può diventare pericolosa, con quello di ieri sono infatti  8 le reti subite su palla inattiva, troppe. Ci sarebbero poi altre perplessità relative alla gestione di alcuni giocatori. Lo Vuolo 82 ad esempio non sembra avere le caratteristiche dell' attaccante e invece viene utilizzato quasi sempre in avanti. Giovanni Storti potrebbe far comodo con le sue caratteristiche ma non viene minimamente preso in considerazione da Melfitano. Ora c'è il recupero con il Vetus Castelvetere da non sbagliare, un'altra sconfitta infatti porrebbe definitivamente fine ad ogni sogno di gloria.

LA PARTITA: Rispetto alla gara sospesa contro il Vetus Castelvetere Melfitano deve fare a meno di Granitto, indisponibile, e Barbieri, in non perfette condizioni fisiche, che parte dalla panchina. Due assenze non da poco. Spagnuolo viene schierato nel tridente d'attacco e D'Aveta opera a centrocampo. Per il resto è la formazione tipo con Perillo, in dubbio alla vigilia, recuperato a tempo di record. Pronti via e lo Sporting è padrone del campo. Al 5' D'Aveta mette in mezzo dalla destra, ma Spagnuolo non ci arriva. Lo Sporting manovra cercando di tovare qualche varco nella difesa avversaria, ma il possesso palla si dimostra sterile ed infatti al 27' è la Virtus a sfiorare il vantaggio: sugli sviluppi di una punizione D'Amato si perde Petrozzino M. che di testa sfiora il palo a due passi da Perillo. E' il primo campanello d'allarme per lo Sporting. Il centrocampo non riesce più a proteggere la difesa, Capasso e Megaro M., coppia d'oro della Virtus, cominciano ad imperversare. Alla mezz'ora è proprio Capasso che si beve in velocità Iannuzzo e sfiora il palo alla sinistra di Perillo. Dopo un buon inizio lo Sporting è in difficoltà. Palmieri 88 perde palla in posizione avanzata e fa scattare il contropiede ma Megaro A. spara debolmente fra le braccia del portiere di casa. Primo tempo equilibrato, ma la sensazione è che lo Sporting abbia perso incisività. La ripresa però si apre con i padroni di casa vicini al vantaggio: Vittorio Balestra ci prova da fuori e sfiora la traversa. Dopo pochi minuti è Spagnuolo a provarci ma non inquadra la porta difesa da Cordasco. Al 18' Melfitano si gioca la carta Barbieri, a fargli spazio è Spagnuolo, D'Amato viene spostato nell'inedito ruolo di ala sinistra. Al 26' è Gregorio ad impegnare Cordasco su punizione. Ci provano poi  Vittorio Balestra di testa e Palmieri 90 da fuori ma in entrambe le circostanze il portiere avversario è ben piazzato. La partita sembra spegnersi ed ecco che nei cinque minuti finali succede tutto: al 88' D'Amato scatta sulla sinistra cambia fronte per D'Aveta che dalla destra a due passi dalla porta non trova di meglio che sparare sopra la traversa. Due minuti dopo Troisi, subentrato per Palmieri 88, fa fallo su Megaro A. e sulla punizione susseguente Angelo Petrozzino in mischia fa secco Perillo. Al 93' l'ultimo sussulto: D'Amato ci prova da fuori con una sassata che va a stamparsi sul palo. È la beffa.

Più: la voglia di non mollare.

Meno: l'incapacità di incidere in avanti e la fragilità cronica sulle palle inattive.

 

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 5,5. Inizia con una certa personalità ma crea poco. Nella ripresa non inquadra la porta avversaria. Otto gol subiti su palla inattiva non possono essere più solo sfortuna.

IL MIGLIORE: VOTO 6,5.

Gregorio: esperienza, qualità, sicurezza. Non perde mai la calma. Ci prova su punizione ma il suo tiro è troppo centrale. Sicurezza.

Perillo: 6. In dubbio alla viglia per una botta al ginocchio. A tratti spettatore non pagante. Incolpevole sul gol quando viene lasciato solo dai compagni. Spettatore.

Lapio: 6. La mette sulla fisicità e riesce a contenere gli attacchi avversari. Ruvido ma prezioso. Ruvido.

Iannuzzo: 6,5. Sorprendente per come sta rendendo in questa stagione. Chiude con eleganza. Soffre solo una volta quando si perde in velocità Capasso. Elegante.

Palmieri 88: 6. Non sbaglia nulla. È sempre l'ultimo ad arrendersi. I suoi sono duelli spigolosi e spesso vincenti. La sua sostituzione rimane inconcepibile. Coriaceo.

(dal 26' s.t Troisi: 5. Gioca con il freno a mano tirato. Sembra preoccupato. Ingenuo quando commette fallo su Megaro A. Spaesato.)

D'Aveta: 5 . Combatte in mezzo al campo ma l'errore davanti a Cordasco grida ancora vendetta. Copertura tattica ma senza cambio di passo. Sprecone.

Palmieri 90: 5. Gestisce il gioco in maniera lenta. Qualche tocchetto, ma niente che segni una differenza . Dovrebbe essere il leader che dà la sveglia, ma il suo è un banale tran tran. E' a corto di fiato. Affaticato.

D'Amato: 6. Lotta, combatte e sbraita. A centrocampo è il più positivo. Libera D'Aveta davanti alla porta, sfiora il pareggio centrando il palo. La sua è sempre una presenza bella tosta in mezzo al campo. Sfortunato.

Cristiano: 5. Tanta corsa su e giù, ma costrutto zero. Il carroarmato stavolta sembra un utilitaria che viaggia con il freno a mano tirato. Peggiorato.

Balestra V. : 6. Cerca di combattere su ogni pallone. Ma il discorso è sempre lo stesso quello non è il suo ruolo. Commovente. (dal 35' s.t Lo Vuolo 82 s.v ( dal 48' s.t Gentile s.v))

Spagnuolo: 5. Nel primo tempo c'è ma nessuno se ne accorge. Nella ripresa sembra dare segnali di risveglio ma viene sostituito. Addormentato.

(dal 18' s.t Barbieri: 6. Entra per dare dinamismo e geometria in mezzo al campo. Dà il suo contributo come di consueto. Prezioso.)

9 Giornata Terza Categoria 2009/2010

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VETUS CASTELVETERE  vs SPORTING PATERNOPOLI

Sospesa per impraticabilità del campo al 46' del p.t. sullo 0-2

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo - Lapio, Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 - Barbieri (dal 40' p.t Lo Vuolo 82), Palmieri 90, D'Amato - Cristiano, D'Aveta (dal 25' p.t. Balestra V.), Granitto.

A disposizione: Tecce, Di Prisco, Gentile, Troisi, Spagnuolo.

Allenatore: Melfitano.

RETI: D'Aveta 25' p.t, Granitto 30' p.t.

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