Ventesima Giornata Terza Categoria

V.Conza  2 - Paternopoli 0

V.CONZA: Di Mattia, Masini, Zoppi, Rosamilia, Capasso, Petrozzino, D’Elia, Chiancone, Chiancone G., Luongo, Megaro.

A disposizione: Capasso, Buscetto, Cordasco, Merola, Tufano, Petrozzino.

Allenatore: Gaudiosi

PATERNOPOLI: Scala, Lapio M., Lo Vuolo ’82 (81′ Storti), D’Amato (85′ Spagnuolo), Lapio R., Gregorio, Balestra A. (30′ Iannuzzo), D’Aveta, Balestra V. (87′ Lo Vuolo ’92), Palmieri , Cristiano (70′ Storti).

A disposizione: Caprio.

Allenatore: Gregorio Gerardo

RETI: 78′ Chiancone, 80′ Megaro.

La ventesima giornata vede lo Sporting impegnato contro la capolista Conza. Mister Gregorio schiera Scala in porta. La difesa è composta da Lo Vuolo, Lapio M., Lapio A. e Gregorio . A centrocampo giocano D’Aveta, Cristiano, Palmieri e D’Amato. In avanti Balestra A. e Balestra V. Quelli del Conza, memori della partita dell’andata (unica sconfitta per loro), la mettono subito sulle minacce. Anti sportivi al massimo, vanno avanti fino al gol del vantaggio. Il benvenuto sono le continue pressione sui più giovani, con minacce molto poco velate. L’antipasto è un calcione di Masini a Balestra A. a palla lontana, praticamente un vigliacco. Il primoè servito da Petrozzino sempre a Balestra A. che questa volta è costretto ad uscire. Il secondo ci è gentilmente offerto dall’arbitro che non avendo il necessario polso per una partita del genere non fischia praticamente mai nonostante il loro gioco (eufemismo)… Passando alla cronaca il grande rimpianto dello Sporting è la palla gol capitata sul destro (sigh) di Balestra che su assist di Cristiano non riesce a capitalizzare al meglio. Il Conza nei primi 45′ di gioco non impensierisce mai la retroguardia paternese. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, con la difesa dello Sporting che sembra in grado di contrastare gli attacchi locali. Purtroppo però al 78′ Scala sbaglia l’uscita perde palla e Chiancone è lesto ad insaccare. Passano 2 minuti e arriva il raddoppio. Lapio M. sbaglia il rinvio di testa, Scala non esce e Megaro ne approfitta per timbrare il tabellino. Il resto della partita è pura accademia. Non succede praticamente più niente. Il Conza può festeggiare nel bar del paese insieme all’arbitro, anche questo è strano… :-(

 

Pagelle

SCALA 5: purtroppo il suo errore è decisivo. Fino a quel momento aveva mostrato una sicurezza invidiabile. HORROR.

LAPIO 7-: praticamente perfetto. Si incolla all’uomo e non lascia finchè non ha recuperato la palla. Un 3/4 di voto in meno per il rilancio sbilenco che favorisce il loro raddoppio. TESTINA.

LO VUOLO 6: media tra il voto di quando è schierato in difesa e quando è stato spostato a centrocampo. Nella prima parte insieme ai compagni di reparto è impeccabile. Nella seconda non gioca nel suo ruolo e si vede. SOLDATINO.

D’AMATO 6,5: sacrificio e corsa sulla fascia di competenza. se cercasse di più lo scambio ravvicinato, anzichè il lancio, forse sarebbe meglio. ma è sempre uno dei più positivi. CARICA.

LAPIO A. 7: 40 anni e non sentirli. Eccellente gara difensiva. Non mostra crepe ed è sempre attento. ESEMPIO.

GREGORIO 7: si posiziona sulla sinistra ed erige un muro a difesa della nostra porta. Mostra il cartello con scritto: da qui non si passa. TRINCEA.

BALESTRA A. 6:
pronti via e viene azzoppato. Si riprende e non passano 10 minuti che viene falciato irrimediabilmente. PUNCHBALL

D’AVETA 6,5: primo tempo perfetto. Nel secondo soffre l’arrembaggio del Conza, ma è uno degli ultimi a mollare. WRESTLER.

BALESTRA V. 6: a tratti sembra essere completamente assente dalla partita. Poi d’improvviso si sveglia e inizia a giocare. Ma perchè fa così?? PSICHEDELICO.

PALMIERI 6,5: piano piano sta riprendendo la condizione. Ieri 90′ di sostanza ma ancora non è al top. I segnali di ripresa ci sono tutti. RECUPERO.

CRISTIANO 6,5: prova a fare quello che può, ma con quelli che là dietro menavano calci come se niente fosse era veramente difficile fare qualcosa di utile. MALMENATO.

IANNUZZO 6: senza infamia nè lode. Entra subito in partita cerca di presidiare al meglio la sua zona. Sembra non avere gli stessi ritmi dei compagni di reparto, ma è normale visto le ripetute assenze. SUFFICIENTE.

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