18 Giornata Terza Categoria 2009/2010

18° giornata

Sporting Paternopoli  3

Andretta                     1

Sporting Paternopoli (4-3-3): Tecce - Iannuzzo, Lapio M., Gregorio, Palmieri 88 - D'Amato, Palmieri 90, Barbieri - Cristiano ( dal 45' s.t Lo Vuolo 92), Balestra V. (dal 30' s.t Gentile), Granitto.

A disposizione: Lapio R.

Allenatore: Sporting.

Andretta: D'Ascoli, Guglielmo N., Miele G., Miele M. 81, Mastrogiacomo, Lefta, Acocella, Manni, Miele M. 80, Di Guglielmo D., Tore.

A disposizione: Magnotta, Di Milia, Guglielmo N., Rotonda.

Allenatore: Rotonda.

Reti: 5', 50',88' Cristiano (S) - 75' Tore (A).

 

Sporting forza otto.

 

Ottavo risultato utile consecutivo per lo Sporting che batte anche l'Andretta e continua a scalare la classifica. Approfittando del rinvio della gara tra Virtus Conza e Morra i paternesi raggiungono la quinta posizione. Impressionante l'accelerata impressa nella seconda parte della stagione. Mentre nelle prime sei giornate lo Sporting aveva racimolato la miseria di 4 punti, nelle ultime undici partite sono stati 24 i punti conquistati, frutto di 7 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta maturata tra l'altro nei minuti di recupero contro il Virtus Conza. Ad ogni partita cresce il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato.  Troppo pesante l'handicap iniziale per cercare di raggiungere il Conza 85 che continua a non perdere un colpo. Ora lo Sporting è atteso dalla delicata trasferta di Morra contro una delle protagoniste di questo campionato. Certo è che il processo di maturazione di questi ragazzi continua partita dopo partita. Nemmeno l'assenza del proprio allenatore domenica scorsa ha fermato una squadra che è riuscita ad autogestirsi con la personalità dei grandi. Manca ancora qualche  partita alla fine ma pensando al prossimo campionato la base da cui ripartire c'è e si vede. Nel corso della stagione si è creato uno zoccolo duro destinato a durare nel tempo. Una manciata di ragazzi che durante le difficoltà iniziali non sono crollati ma anzi sono ripartiti più forti che mai. Una squadra che ha bucato all'inizio ma che ha la forza e le qualità sia tecniche che morali per riscuotere il suo credito con il destino. Uno Sporting che fonda la sua forza sulla sagacia tattica di Barbieri e sulla carica agonistica di D'Amato. Sui muscoli di Mauro Lapio e sul carisma di Gregorio. Sulla freschezza atletica di Iannuzzo e sulla grinta di Palmieri 88. Sulla classe di Granitto e sulla straripante forza d'urto di Cristiano. Sulla caparbietà di D'Aveta e sulle geometrie di Palmieri 90. Sulla velenosità di Vittorio Balestra e sull'abnegazione di Spagnuolo. Sulla versatilità di Troisi e sulla voglia di Gentile. Sulle parate di Perillo e sulle chiusure di Tecce. Sulla fisicità di Lo Vuolo 92  e sull'esperienza di Rino Lapio. Senza contare le qualità di Angelo Balestra sempre più Godot di questo campionato. Ma anche gli altri seppur si siano allontanati non vanno dimenticati. Sono questi quelli da cui ripartire e che potranno fare la storia. Al di là delle critiche o delle facili ironie lo Sporting nel corso dei mesi è diventato qualcosa di più di una semplice squadra di calcio.

LA PARTITA. E' un undici obbligato quello che scende in campo viste le assenze e le indisponibilità varie. Lo Sporting che per la prima volta in questo torneo si autogestisce si schiera con Tecce in porta. La difesa si fonda su Mauro Lapio e Gregorio centrali. Iannuzzo va a destra con Palmieri 88 a sinistra. Centrocampo con D'Amato, Palmieri 90 e Barbieri. Davanti il tridente  composto da Cristiano, Vittorio Balestra e Granitto. D'Aveta è squalificato. I padroni di casa sono aggressivi sin dal primo minuto e al quinto passano: Palmieri 90 imbecca Vittorio Balestra, colpo di testa a servire Cristiano che supera D'Ascoli e deposita in rete. La furia dello Sporting non si placa ma anzi continua. Sono numerose le palle gol create ma non concretizzate. Ci provano Balestra di testa, D'Amato da fuori e Granitto di sinistro  ma D'Ascoli fa buona guardia. Cristiano dopo aver seminato schiere di avversari spara un paio di volte alle stelle. In un primo tempo quasi perfetto però lo Sporting rischia di brutto al venticinquesimo: Iannuzzo non fa scattare il fuorigioco consentendo a Miele di presentarsi a tu per tu con Tecce che esce per coprire lo specchio, l'attaccante dell'Andretta si allunga il pallone e si lascia cadere in area cercando il rigore ma l'arbitro fa proseguire. La ripresa si apre con il raddoppio di Cristiano. È il cinquantesimo quando l'ala di casa viene imbeccata da D'Amato e supera un incerto D'Ascoli. Sul due a zero lo Sporting si addormenta. Il centrocampo pecca in copertura e iniziano i problemi. Dapprima Tore ci prova con un pallonetto che Tecce blocca sulla linea di porta, poi è Miele a battere a rete con il portiere dello Sporting che respinge. Al settantacinquesimo l'Andretta passa: rapido contropiede della squadra ospite e zampata vincente di Tore che supera con un pallonetto Tecce in uscita. Subito il colpo però lo Sporting si sveglia e a due minuti dalla fine è ancora Cristiano a spedire in rete con collo pieno di rara precisione e potenza. È il tre a uno finale. Missione compiuta.

Più: la maturità nel sapersi gestire anche di fronte alle difficoltà.

Meno: il calo fisico nella seconda parte della ripresa.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 6,5. Il primo tempo è quasi perfetto: aggressività, sicurezza e transizione della palla. Squadra tosta e tecnica nello stesso tempo. Nella ripresa cala alla distanza per poi riprendersi appena in tempo. La condizione fisica lascia a desiderare. È necessario correre ai ripari.

IL MIGLIORE: VOTO 8.

Cristiano. Questo ragazzo ha una forza d'urto devastante. Trasmette un senso di eccezionale potenza, sprint, capacità di cambiare ritmo alle giocate e anche la qualità che finora aveva esibito a tratti. Tre gol, l'ultimo di rara bellezza. È un tornado che quando parte spazza via avversari in serie. Per fermarlo lo abbattono. Lui per tutta risposta si rialza e riprende a volare. Incubo di D'Ascoli: tra andata e ritorno gli ha rifilato cinque gol. Straripante. (dal 45' s.t Lo Vuolo 92 s.v)

Tecce: 6. Nel primo tempo è tempestivo e fortunato quando chiude su Miele rischiando il contatto. Nella ripresa ferma un pallonetto sulla linea di porta e ci mette i pugni ancora su Miele. Sul gol rischia l'uscita disperata e gli va male. Rocca sembra dimenicata. Meno male. Rinato.

Iannuzzo: 6,5. Torna a destra e anticipa sempre l'avversario diretto. Non disdegna qualche sortita in avanti. Non butta un pallone che è uno. Difensore dai piedi buoni non scaccia il pallone ma lo tratta con amore. Ha sempre il sangue freddo, a volte pure troppo visto che non sembra divertirsi se almeno una volta non prova  il tunnel. Unico neo: lascia in gioco Miele a due passi da Tecce. Ma va bene così. Esteta.

Lapio M. : 7. Il centro della retroguardia è il suo terreno di caccia. Svetta di testa e chiude ogni varco. Contro la sua stazza si infrangono i tentativi dell'Andretta. E' il pilastro su cui si fondano gli equilibri difensivi. Il volto truce della retroguardia che gli avversari ricorderanno a lungo. Massiccio.

Gregorio: 6,5. E' l'altro componente della coppia difensiva più forte del campionato. Se Mauro è il braccio lui è la mente. Non si limita a spazzarla la palla ma la rilancia con precisione chirurgica. Non perde mai la calma, fa sempre la cosa giusta. Non è solo il mastice ma anche il primo regista della squadra. Fosforo allo stato puro. Capo.

Palmieri 88: 6,5. Chiude tutto. Non sbaglia un colpo. Tampona e riparte. In due occasioni scappa sulla fascia per tentare la conclusione a rete ma è sfortunato. Autore di un colpo di tacco che fa venire giù lo stadio. È sempre sul pezzo. Tutto d'un pezzo. Duro.

D'Amato: 7. Uomo ovunque del centrocampo. Concretezza, qualità e molta destrezza. Imbecca Cristiano nell'azione del secondo gol. Lotta e imposta. E' encomiabile quando corre come un mediano. È delizioso quando gioca di fino. Tenta la botta da fuori ma D'Ascoli è attento. È il polmone dello Sporting. Il signore del centrocampo. Arrembante.

Palmieri 90: 5. A.A.A faro cercasi. Non è in condizione e si vede. Le sue partite stanno diventando un concentrato di rabbia repressa che non riesce a mettere a frutto. E' il mistero di questa squadra. Avrebbe tutto: fisico, classe, concretezza. Ma non c'è con la testa. Le partite passano ma il quesito resta. La lampada s'è persa? Assente.

Barbieri: 6,5. L'anima,il cuore, forse il vero segreto dello Sporting. Nessuno come lui conosce le pieghe di questa squadra, sapendo dettare tempi, geometrie e identità di gioco. È sempre utilissimo come uomo squadra. Mantiene la posizione e sa sempre dove andrà a finire il pallone. Le sue partite trasudamo tattica. Direttore d'orchestra.

Balestra V. : 6,5. Assist di testa a Cristiano. Sfiora il gol colpendo sempre di testa ma D'Ascoli è ben piazzato. Combatte su ogni pallone e contro ogni avversario. Nella ripresa segna ma l'arbitro annulla per un fallo di mano. Gioca con abnegazione e profitto e comincia a mostrare carattere. Dialoga con i compagni e apre gli spazi. Stantuffo. (dal 30' s.t Gentile s.v)

Granitto: 6,5. Tecnicamente è un fenomeno. Nel primo tempo è protagonista di giocate da pelle d'oca. Tenta la via del gol ma è sfortunao. Vola sulla fascia. Dialoga con i compagni o parte da solo. Spina nel fianco della difesa avversaria. A volte ritarda troppo la conclusione. Alterna eccessive leziosità e giocate concrete. Estroso.

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