16 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sporting Paternopoli  0

Conza 85                    0

Sporting Paternopoli (4-3-3): Tecce- Spagnuolo, Lapio M., Iannuzzo, Gregorio (dal 35' s.t Lapio R.)- D'Aveta, Palmieri 90, Barbieri- Cristiano (dal 45' s.t Lo Vuolo 92), Balestra V. (dal 30' s.t Balestra A.), Granitto (dal 35' s.t D'Amato).

A disposizione: Gentile.

Allenatore: Melfitano.

Conza 85: Pace, Farese D., Farese A., Caprio, Ciccone L., Imbriani, Rosamilia (dal 30' s.t Petrozzino), Irie, Fierro, Turri, Salvatore.

A disposizione: ------

Allenatore: Troncone.

 

Sporting ora non mollare.

 

Doveva essere la partita che avrebbe dovuto riscrivere la storia. Una sorta di finale che se vinta avrebbe potuto aprire prospettive finora insperate. Dopo l'impresa di Castelvetere lo Sporting aveva l'occasione di battere la capolista e vincendo avrebbe potuto aprire una crepa nelle certezze del Conza 85. Tutta la buona volontà però non è bastata agli uomini di Melfitano che nonostante una ripresa interamente giocata nella metà campo avversaria non sono riusciti a scardinare il muro della difesa meno battuta del Gruppo G.  Alla fine il pareggio ha lasciato la situazione immutata con la vetta rimasta a -10. È però giusto non fermarsi al risultato, ma anzi analizzare la prestazione di una squadra che anche sabato si è dimostrata compatta e conscia della propria forza. La brutta partenza in campionato si sta dimostrando un handicap difficilmente recuperabile ma il bello e il difficile arrivano proprio adesso. Anche contro il Conza 85 lo Sporting ha dimostrato di aver svoltato e di aver acquisito la giusta mentalità. Ora la sfida deve essere quella di proseguire lungo quel processo di maturazione che potrebbe portare questo gruppo a quell'appuntamento con la storia che quest'anno forse non arriverà ancora.  La sicurezza, la personalità con cui si è battuta in queste ultime giornate, la qualità del calcio che sta facendo vedere, non solo legittimano a ben sperare per il futuro, ma sottilineano una crescita esponenziale in atto da tempo. Oggi dopo una lunga e tormentata fase di gestazione lo Sporting ha raggiunto un importante livello di concentrazione, di attenzione e di rabbia. Ma una rabbia produttiva da non confondere  con gli isterismi dei momenti iniziali. Una squadra che gioca con la voglia di colpire prima di essere colpita. Una rosa che è diventata gruppo fuori e squadra in campo.

LA PARTITA. Le novità riguardano la difesa con Tecce al debutto dal primo minuto, Spagnuolo viene schierato a destra e Gregorio incredibilmente a sinistra. La coppia centrale è composta da Mauro Lapio e Iannuzzo. Centrocampo con D'Aveta, Palmieri 90 e Barbieri. Davanti il solito tridente composto da Cristiano, Vittorio Balestra e Granitto. Out Perillo, Troisi e Palmieri 88. Tornano a disposizione Angelo Balestra e D'Amato con capitan Rino Lapio convocato per la prima volta quest'anno. Negli spogliatoi Melfitano carica i suoi chiedendo coraggio, dinamismo e mentalità vincente. Sarà accontentato a metà. Pronti via e il Conza 85 ci prova su punizione con Rosamilia ma il tiro è troppo debole e centrale per impensierire un attento Tecce. Dopo quattro minuti è ancora Rosamilia a provarci con una botta da fuori ma il portiere di casa devia in angolo. Lo Sporting si fa vedere dalle parti di Pace con Granitto ma senza successo. È anzi la capolista che sfiora il vantaggio per due volte con Irie. Dapprima, sugli sviluppi di un corner, il giocatore africano incorna di testa da due passi ma non inquadra la porta. Poi il numero 8 sfrutta un errore di Iannuzzo e si invola verso la porta ma, con Tecce in uscita disperata, non trova di meglio che sparare alle stelle. Il primo tempo è equilibrato con entrambe le squadre che cercano la vittoria. Cristiano a destra sembra inarrestabile, D'Aveta combatte a centrocampo e Spagnuolo tornato titolare non molla di un centimetro. Nella ripresa  la Melfitano's band alla ricerca del vantaggio che potrebbe riaprire il campionato inizia a fare la partita costringendo gli ospiti a difendersi nella propria metà campo e a cercare unicamente il contropiede con il veloce Irie. D'Aveta ci prova con una botta dai quaranta metri ma Pace vola a deviare in angolo. I padroni di casa continuano a provarci con Granitto che  per due volte non inquadra la porta. Melfitano decide così di giocarsi la carta Angelo Balestra che entra al posto del fratello Vittorio. Il bomber dello Sporting però paga la lunga inattività con una condizione di forma abbastanza precaria e non riesce ad incidere anche per gli scarsi rifornimenti che gli arrivano dai compagni di reparto. La partita si gioca ormai in un'unica metà campo quando Melfitano decide di rischiare la difesa a tre. Dentro D'Amato e Rino Lapio, fuori Gregorio e Granitto. Ma il gol non arriva e con esso il sogno.

Più: lo spirito e la voglia di non mollare.

Meno: l'incapacità di finalizzare la grande mole di gioco della ripresa.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 6,5. Gioca al cospetto della prima della classe senza timori reverenziali. Nel secondo tempo è costantemente nella metà campo avversaria  non rischiando nulla dietro. Forza, dinamismo, coraggio. Peccato per la scarsa mira di alcuni suoi giocatori. Ora il segreto deve essere quello di non smontarsi e  continuare lungo la strada intrapresa.

IL MIGLIORE: VOTO 7,5.

D'Aveta. Macina chilometri per chiudere in mezzo al campo, ma anche tanta lucidità per far ripartire l'azione. Incredibile per come abbina la fase di contenimento a quella di impostazione. Sradica, combatte, conclude. Sfiora il gol nella ripresa con una botta da quaranta metri. Fosse entrata sarebbe stata la perla di questo campionato. La sua è una partita fatta di sagacia tattica e feroce determinazione. Quando ne ha voglia è un riferimento per i compagni. Solido.

Tecce: 6. È spettacolare quando devia la botta da fuori di Rosamilia dopo quattro minuti. Attento quando viene chiamato in causa e fortunato quando Irie sbaglia due volte a due passi dalla porta. Nella ripresa funge da spettatore non pagante. Concentrato.

Spagnuolo: 7-. Torna titolare dopo un po' di tempo. Viene schierato a destra ma non sbaglia nulla. Spinge quando deve, copre sempre e non concede nulla all'avversario diretto. Ordinatissimo sul piano tattico. La sua carica agonistica è linfa vitale per lo Sporting. Carico.

Lapio M. : 7. Al centro è una sicurezza. Fa a spallate con gli avanti avversari in duelli rusticani che vince quasi sempre. Mura ogni tentativo di testa o di piede. Guida la difesa e non si tira mai indietro. Dopo un inizio di stagione travagliato sta vivendo una seconda giovinezza. Pilastro portante della retroguardia. Prodigioso.

Iannuzzo: 5,5. Qualche battuta a vuoto soprattutto nel primo tempo. Soffre la fisicità di Rosamilia e la velocità di Irie. Un controllo difettoso spiana la strada all'africano che però non ne approfitta sparando incredibilmente alle stelle a tu per tu con Tecce. Si riprende nella riprese ma non basta. Distratto.

Gregorio: 6,5. Spostato a sinistra non perde sicurezza. Chiude ogni varco con la consueta bravura. Non disdegna qualche sortita in avanti cercando di sfruttare l'ottimo sinistro che si ritrova. Anche se in una posizione più defilata è il solito mastice che tiene unita la difesa. Polivalente. (dal 35' s.t Lapio R. s.v. Bentornato Capitano)

Palmieri 90: 5. Continua ad essere un mistero. Tenta di verticalizzare il gioco con la lunga gittata ma per il resto fa poco. Non è in condizione e si vede. Impreciso anche sulle punizioni che sparacchia senza pretese tra le braccia del portiere avversario. Continua a privare la squadra delle sue geometrie. Lento nell'inserimento e impreciso nella conclusione. Si accende ad intermittenza. Il faro necessita di una lampadina nuova. Sovrappeso.

Barbieri: 6. A volte sbaglia il controllo, altre non velocizza la manovra come dovrebbe. Qualche tocco fuori misura di troppo ma i suoi equilibri sono comunque importanti per il centrocampo. Si limita al compitino ma nel complesso il conto è sempre quello giusto. Ragioniere.

Cristiano: 6. Le sue partite sono gare di velocità che vince sempre. Quando si tratta di concludere però non inquadra mai la porta. Nel primo tempo gioca per la squadra mettendo sempre in mezzo per i compagni di reparto. Nella ripresa inizia a giocare per conto suo cercando conclusioni improbabili. A volte sembra accartocciarsi su se stesso. Non capisci mai cosa voglia fare. Esce per infortunio. Ne avrà per un paio di settimane.  Centometrista. (dal 45' s.t Lo Vuolo 92 s.v)

Balestra V. : 6. Intraprende veri e propri duelli con il controllore di turno. Sgomita come raramente ha fatto finora. A volte arretra per aiutare la squadra. Scarsamente servito dai compagni non può caricarsi da solo, ha bisogno di munizioni per sparare. La sua è una gara di sacrificio. Trascurato. (dal 30' s.t Balestra A. s.v)

Granitto: 5,5. Per due volte non arriva all'appuntamento con il gol. Dapprima appoggia tra le braccia Pace, poi spara incredibilmente a lato . E' quasi sempre in ritardo quando deve inserirsi sul secondo palo. Per il resto corre a vuoto e porta palla senza costrutto. Ritardatario. (dal 35' s.t D'Amato s.v)

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