15 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Castelvetere               0

Sporting Paternopoli   2

Castelvetere: Limone, Bocchino, Matteis, Follo, Vena M., Vena N., D'Asaro, Rizzo, Boccia, Meriano, Leggiero.

A disposizione:Caferali, Cozza, De Cola.

Allenatore: Sena.

Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo (dal 15' s.t Tecce)- Troisi (dal 35' s.t Lo Vuolo 92), Lapio, Iannuzzo, Palmieri 88 ( dal 25' s.t Spagnuolo)- D'Aveta, Palmieri 90, Barbieri- Cristiano, balestra V. (dal 40' s.t Gentile), Granitto.

A disposizione: Balestra A.

Allenatore: Melfitano.

RETI: 35' p.t D'Aveta, 1' s.t Balestra V.

 

Sporting, siamo ancora in piedi.

"Persi o no siamo ancora in piedi non so chi ma qualcuno si sentirà così, persi o no siamo ancora in piedi siamo ancora che, siamo ancora chi, siamo ancora chi, siamo ancora che ne so..".

Come se al termine della partita di Castelvetere nello spogliatoio risuonassero le note del Liga. Perché dopo venti minuti in apnea, con gente colpita dai crampi, a corto di fiato, ma non di idee lo Sporting è rimasto in piedi con la forza dei nervi e con quel carattere che esce fuori solo quando sei sull'orlo del baratro e lotti per non crollare. Ora lo Sporting è di fronte a un bivio, ad un dubbio amletico: o decolla oppure prosegue per una strada normale, o incanta o deraglia. È la terza vittoria consecutiva per la Melfitano's band e ad oggi è sicuramente la più importante. Per capire l'importanza di questo successo infatti bisogna andare oltre il risultato. Il Castelvetere si sta dimostrando la seconda forza del campionato, l'unica che finora sia riuscita ad espugnare Conza. Stiamo parlando di una squadra quadrata che finora aveva perso solo due volte. Certo la  squadra di casa sarà anche stata sfortunata se si pensa ai due legni colpiti e alle occasioni sciupate a pochi metri dalla porta, ma i 3 punti degli ospiti sono limpidi e sacrosanti. Il calcio vive anche di queste contraddizioni. Ciò che ha colpito dello Sporting è stata la compattezza, un corpo unico, un blocco composto da 17 giocatori. Quelli scesi in campo ma anche coloro che hanno seguito la partita dalla panchina nonostante non fossero in condizione come Angelo Balestra e D'Amato seguendo ogni azione con straordinaria partecipazione. Segnando insieme a D'Aveta e a Vittorio Balestra. Volando tra i pali con Perillo e Tecce. Contrastando con Lapio o Barbieri. Lottando con i due Palmieri e con Troisi, con Spagnuolo e con Gentile, con Iannuzzo e con Lo Vuolo 92. Sprintando sulla fascia con Granitto e Cristiano. Pregando perchè gli avversari non segnassero, imprecando per le occasioni non sfruttate che potevano chiudere definitivamente il conto. Esultando alla fine per una vittoria che in pochi avevano pronosticato alla vigilia. E che dire poi di Gregorio che non potendo esserci era comunque collegato per telefono a soffrire e a lottare come se fosse lì in mezzo, al suo posto, nel suo territorio, al fianco dei suoi compagni. Questo è stato il successo del gruppo, dei ragazzi che tra problemi più o meno marcati, tra incomprensioni più o meno accentuate non hanno mollato e hanno scelto di andare avanti. Ora solo il futuro ci dirà dove potrà arrivare questa squadra. Qualcuno nelle ultime settimane ha deciso di allontanarsi, libero di farlo. Certo è che  Quelli  dello Sporting hanno deciso di fare quadrato  e sono rimasti in piedi.

LA PARTITA. Brutta assenza per lo Sporting che deve fare a meno di Gregorio al centro della difesa. Melfitano schiera Troisi a destra e sposta Lapio in mezzo. Per il resto è l'undici delle ultime giornate che deve fare a meno di D'Amato. Spagnuolo va in panchina. Pronti via e il Castelvetere si fa subito pericoloso con Boccia che dopo pochi secondi sfiora il palo della porta difesa da Perillo. Al 4' sugli sviluppi di un corner il portiere ospite smanaccia, Vena appostato al limite dell'area raccoglie la respinta e sfiora la traversa. Al 9' è Follo a provarci su punizione, Perillo respinge. Primi segnali di vita dello Sporting al 10' con Vittorio Balestra che impegna Limone sul primo palo. Dopo cinque minuti è Granitto a provarci con un rasoterra che il portiere di casa respinge con bravura. Al 23' Rizzo tira da fuori ma non inquadra lo specchio. Al 33' Palmieri 90 lancia lungo per Balestra che però si fa anticipare da Limone in uscita. Al 35' Cristiano vola sulla destra, mette in mezzo ma Vena manda in angolo. È il preludio al gol: Barbieri batte il corner, D'Aveta di testa appostato sul secondo palo fa secco Limone. Il primo tempo si chiude con un'occasionissima per il Castelvetere: Leggiero entra in area dalla sinistra e fa partire un rasoterra che sfiora il secondo palo. Si va all'intervallo con la sensazione di una partita equilibrata. Con due squadre che come pugili al centro del ring si rispondono colpo su colpo e cercano di stendere l'avversario. La ripresa  si apre con un lampo che acceca i padroni di casa: Palmieri 90 conquista palla a centrocampo, lancia Cristiano che come una fionda vola sulla destra, palla in mezzo per Balestra che insacca il due a zero. È un pugno che arriva nello stomaco del Castelvetere. La squadra di casa  sembra subire il colpo, ma dopo lo sbandamento iniziale  si sveglia e comincia a conquistare metri. Dopo pochi minuti Vena ci prova da fuori ma Perillo vola a deviare. Al 15' il portiere dello Sporting si infortuna ed è costretto ad abbandonare il campo sostituito da Tecce. Il Castelevetere non ci sta a perdere e comincia l'assedio con gli ospiti che iniziano a sentire la stanchezza. Meriano colpisce la traversa su punizione. Dopo pochi minuti è ancora lui a provarci sempre su punizione dal limite ma Tecce fa buona guardia. Il Castelvetere continua a premere sull'acceleratore ma non riesce a sfondare il fortino dello Sporting. Sembra l'assalto a Fort Apache con la Melfitano's band che riesce a resistere con bravura e fortuna. Meriano infatti colpisce ancora il palo sempre su calcio piazzato. Tecce è attento in un paio di circostanze e fortunato quando prima Follo e poi Vena sbagliano a pochi metri dalla porta. Lo Sporting potrebbe anche segnare in contropiede con Balestra che però non inquadra lo specchio in un paio di circostanze. Per la Melfitano's band è la vittoria della sofferenza.

Più: lo  spirito di una squadra che ha giocato da squadra soprattutto nel momento più difficile.

Meno: la condizione fisica che non è al 100%.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 8. Protagonista della miglior prestazione della stagione. Segna, lotta, difende. Barcolla ma non crolla nella seconda parte della ripresa. Non è una squadra è un monolite che non vuole mollare e non è destinato a crollare. Unica controindicazione: la troppa euforia. Ragioni partita per partita e alla fine si tireranno le somme. Squadra che vince non si cambia, passa alla Snai e incassa.

IL MIGLIORE: VOTO 8.

Barbieri. Profondità, schermo, sostanza, saggezza nel saper sempre cosa fare. Partita da interno completo. Gioca su livelli di eccellenza per sagacia tattica ed intelligenza di manovra. È l'uomo ovunque. Non perde un pallone. Tampona, gestisce, rilancia. È l'ago della bilancia. L'architetto e il manovale insieme. Cardine.

Perillo: 6,5. Un paio di uscite di pugno a liberare l'area piccola. Vola in bello stile sulla conclusione da fuori di Vena. I problemi al ginocchio lo costringono ad uscire. Saracinesca.

(dal 15' s.t Tecce: 6,5. Entra e comincia l'assedio. La panchina non sembra averlo arruginito. Blinda la porta con l'aiuto dei legni. Vola sulla punizione di Meriano. Blocca con bravura in un altro paio di circostanze. Sbaglia un'uscita che può costare cara ma Follo non ne approfitta. The wall is back.)

Troisi: 7. Soffre un po' all'inizio ma poi si riprende alla grande. Quando è necessario mette le manette all'avversario di turno. È il cuore della squadra. Ci mette tutto quello che ha. Esce esausto colpito dai crampi. Tenace.

(dal 35' s.t  Lo Vuolo 92: 6. Entra e blinda la fascia. Spazza tutto quello che gli capita tra i piedi. Combattente.)

Lapio: 8. Ritorna la centro e i risultati si vedono. Straordinario per concentrazione e tempismo. È il primo a dare sicurezza agli altri. Di testa è insuperabile e sceglie sempre i tempi giusti dell'anticipo. Toglie l'aria agli avanti avversari. Non molla un colpo anche quando l'area diventa un fortino. L'imbattibilità nasce dai suoi muscoli. Mostruoso.

Iannuzzo: 7,5. Non perde un colpo. Anticipa e imposta. Non perde mai lucidità. In pieno assedio non disdegna di far girare palla più che spazzarla. Con l'avversario lanciato a rete riesce sempre a trovare le contromisure giuste. Sontuoso.

Palmieri 88: 6,5. È meno brillante che in altre occasioni ma gioca comunque di fisico. Impreciso in qualche disimpegno. Quando il gioco si fa duro lui c'è sempre. Coriaceo.

(dal 25' s.t Spagnuolo: 6,5. Entra e mette subito le cose in chiaro: dalla sua parte non si passa. Gioca con coraggio e determinazione. Va addirittura a colpire di testa. Determinato.)

D'Aveta: 7. Segna il terzo gol in questo campionato. Non è più il fantasma che all'inizio vagava per il campo. Giocatore di sostanza. Combatte e riparte a centrocampo. Quando il Castelvetere spinge sull'acceleratore lui mette in campo esperienza e personalità. Usa cervello o forza a seconda della situazione. Rinato.

Palmieri 90: 7. Più che di tecnica gioca di forza. Fa partire l'azione del raddoppio quando smista per Cristiano. Al centro c'è sempre. Non arretra di un millimetro quando gli avversari si vanno a scontrare contro di lui. Gioca da regista quando bisogna impostare. Lotta con la grinta di un mediano quando bisogna spazzare. Guerriero.

Cristiano: 7. La solita corsa e la solita sostanza. Fornisce a Balestra l'assist del 2 a 0. Quando parte è il solito tornado che si abbatte contro la difesa avversaria. Spazza via tutto e tutti. È una forza della natura. È la faccia truce dell'attacco. Incute paura all'avversario. Tornado.

Balestra V. : 7. Segna ma sciupa anche troppo. Nel primo tempo è bravo Limone a respingere sul primo palo. Nella ripresa non lo è lui quando spara alle stelle un paio di volte. Quando parte in velocità è difficilmente controllabile. Tanta corsa su e giù per la squadra. Corridore.

(dal 40' s.t Gentile: 6. Questa vittoria è anche sua. Entra e combatte su ogni pallone. Avrebbe l'occasione di involarsi verso la porta avversaria ma sbaglia il controllo. Peccato. Soldatino.)

Granitto: 7. Non segna ma è comunque pericoloso con la sua tecnica. Fa venire il mal di testa all'avversario di turno. Nell'assalto finale si sacrifica con abnegazione a difesa degli equilibri. Quando riesce a partire in contropiede è inprendibile. Versatile.

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