Bisaccia

Distanza da Avellino: 68 Km

Altitudine: 860 mt.

Municipio: Corso Romuleo,0827 / 89202

Cap: 83044


Posto su uno sperone del monte Calvario, ad 800 metri di altitudine, Bisaccia è terra di venti.

Vi è stata costruita una centrale eolica nota in tutta la Penisola. Bisaccia è anche terra di paleofrane, in quanto il paese poggia su conglomerati sabbiosi che si adagiano su argilla, il che ha condizionato lo sviluppo urbanistico, spezzando in due il nucleo urbano.

La Bisaccia vecchia è posta sulla dorsale, mentre quella nuova a sud delle colline Serroni.

Le presenze archeologiche della zona testimoniano l’esistenza di un villaggio stabile già in età arcaica. Sulla collina denominata Cimitero Vecchio – Cavallerizza furono infatti ritrovati un abitato del IX – VIII secolo a.C. e una necropoli con tombe dell’età del ferro, tra cui la preziosa Tomba della Principessa dal ricchissimo corredo funebre.

Le origini del paese risalgono al 1083. Nel 1097 era già sede vescovile. Il territorio fu di proprietà delle famiglie D’Aquino, Marra, Somma e Pignatelli.

Bonito

Distanza da Avellino: 35 Km

Altitudine: 490 mt.

Municipio: Via Gemma,0825 / 422790

Cap: 83032


Bonito era già abitata in epoca romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici. Il nome del paese richiama quello della famiglia feudataria che lo tenne in possesso dal 1200al 1700.

La storia moderna di Bonito è invece legata alle numerose società segrete che si diffusero nel secolo scorso, mentre quella ambientale ed urbanistica è caratterizzata dagli eventi tellurici che vi hanno provocato gravi distruzioni. Fra i monumenti ritroviamo il Castello Medievale edificato dai dominatori longobardi e più volte rifatto e ristrutturato; e la Chiesa convento di S. Antonio, con la facciata in stile barocco.

Cairano

Distanza da Avellino: 75 Km

Altitudine: 711 mt.

Municipio: Via Roma,0827 / 37034

Cap: 83040


Il paese sorge sul pendio meridionale di un colle a poco più di 800 metri di altitudine, sulla sinistra del fiume Ofanto.

Le salite sono molto ripide, ma vale la pena giungere in cima, fino alla zona di Borgo Castello, da dove si ammira un paesaggio unico. Camminando per le vie del centro storico è possibile scoprire tanti angoli piacevolissimi dal punto di vista architettonico.

Cairano offre ai suoi visitatori un territorio favorevolissimo per la caccia e la pesca e i deltaplanisti organizzano lanci dalla zona di Borgo Castello.

Ritrovamenti archeologici, avvenuti nei dintorni del paese, dimostrano che la zona è stata abitata già nell’Età del Ferro.

Calabiritto

Distanza da Avellino: 68 Km

Altitudine: 460 mt.

Municipio: Via Nazionale,0827 / 52004

Cap: 83040


Calabritto è un paese che merita di essere visitato per le bellezze naturalistiche e per le sue atmosfere solitarie. Da qui si può partire per ascensioni dal Monte Cervialto. Placidi e silenziosi scorrono numerosi torrenti e fiumi, intorno ai quali sorgono vere e proprie oasi selvatiche e siti di vegetazione fluviale.

Il paese è di origine medievale. Da visitare il Castello di Quaglietta edificato durante la dominazione Normanna. Nei dintorni si trova il Santuario della Madonna di Grienzi , nel cui seno è una bellissima grotta naturale.

Calitri

Distanza da Avellino: 77 Km

Altitudine: 530 mt.

Municipio: Piazzadella Repubblica,0827 / 30104

Cap: 83045


Scavi effettuati hanno portato al ritrovamento di vasi, monete ed iscrizioni murarie che dimostrano come Calitri costituisse nell’antichità un importante centro di comunicazioni tra la costa tirrenica e quella adriatica.

L’antico centro è posizionato su un alto colle dell’alta valle dell’Ofanto, fiume che caratterizza l’habitat ecologico dell’intero territorio ed è ancor oggi, come in passato, sicuramente un’attrazione ambientale di grande pregio.

Visitarlo, con i suoi siti fluviali e naturalistici, può essere l’occasione per conoscere quest’unico paese della nostra provincia a conformazione urbanistica triangolare.

Originariamente il centro era noto col toponimo di Galestrum.

Diverse le famiglie feudatarie che si avvicendarono nel possesso del paese tra cui i Balbano, i Gesualdo, i Ludovisi ed i Mirelli. Distrutto quasi completamente dal terremoto del 1694, il vecchio abitato si presenta curiosamente fusiforme, con le suggestive abitazioni ordinate a gradoni.

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