Un deciso "si" al Referendum Costituzionale

Paternopoli/L’irresponsabile silenzio dei partiti

UN DECISO “SÌ” AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Sì, dobbiamo decidere di votare “sì” al referendum costituzionale perché l’Italia ha bisogno di governabilità, e questa riforma la assicura. Il Paese necessita di coraggio, quello che in passato è mancato troppe volte, soprattutto quando in Parlamento c’erano i numeri per trasformare in realtà le riforme che ci avevano promesso. Certo questa non è la migliore delle riforme possibili, ma la scelta finale però è tra rimanere ancora una volta fermi, impantanati nelle sabbie mobili tipiche di uno Stato che non vuole voltare pagina e guardare avanti, oppure decidere di dare un segnale forte e accettare la sfida del cambiamento. Votare “sì” non significa essere renziani: questa è una semplificazione strumentale. Il voto non deve essere un giudizio sull’operato del Presidente del Consiglio, bensì una lucida analisi di quanto è proposto nel quesito referendario. Null’altro. E’ un confronto tra riformisti e reazionari: se si ferma tutto, di nuovo, sarà l’immobilismo. Il nostro Paese forse non avrà una nuova occasione di cambiamento. Perché lamentarsi se poi non si vuole dare un taglio al passato? Il “sì” deve andare al di là dell’appartenenza politica: si vota “sì” anche se magari si è diversi rispetto al Partito Democratico. Noi rispettiamo le opinioni altrui, ma siamo fermamente convinti che se non prevarranno i “sì” l’Italia rimarrà ferma al palo, ancora una volta, con pesanti ripercussioni, anche a livello internazionale. E poi un “sì” anche per combattere l’indifferenza al quesito referendario da parte di questo impenetrabile ed irriconoscibile PD irpino; un “sì” anche per ricordare ai circoli irpini la loro totale assenza al dibattito referendario. Anche qui a Paternopoli, silenzio. Ci fu un tentativo di aprire una grande discussione con il Segretario locale del PD. Si pensò anche a manifestazioni in comune. Non se ne è fatto nulla. E’ il limite di una politica che non c’è più. Certo la poesia è bella, ma distrae, fa pericolosamente solo sognare. Qui a Paternopoli abbiamo bisogno di mettere i piedi a terra, cominciando a discutere seriamente del referendum costituzionale. Poi passeremo ad altro. Per quanto ci riguarda, dovessimo continuare anche da soli, noi della nascente Associazione culturale-politica “Il Gabbiano “, continueremo testardamente a credere è un dovere dire “sì” al quesito referendario.
Mario Sandoli
per la nascente Associazione politico-culturale “Il Gabbiano”

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