Il bene comune è Paternopoli

Tra veti e veleni, tra candidature e trombature, la psicosi del terzo mandato fa scorrere inesorabilmente il tempo senza che all'orizzonte si intraveda un futuro politico roseo per Paternopoli e per i Paternesi.

Tanti leader, presunti o veri, ma poca anzi pochissima POLITICA.

Sembra che a tutti stia a cuore il bene del paese eppure non si colgono intenti veri, seri, unitari, lungimiranti per scelte importanti.

Se il bene comune è Paternopoli dovrebbe essere facile mettersi al servizio di un progetto politico unitario facendo coesistere tutte le anime politiche sensibili ed interessate.

Paternopoli e i Paternesi, divenuti paurosamente abulici ed insensibili, devono scuotersi.

Gli interessati devono ricreare confronto e dialettica politica  su metodi e scelte programmatiche senza legittimazioni preconcette e precostituite.

Il confronto sul programma individuerà le priorità.

I temi su cui tracciare il programma vanno individuati sfruttando le potenzialità dei "giovani" e del "territorio", con attenzione particolare alla riorganizzazione e al buon funzionamento della "macchina amministrativa".

Ai tanti giovani bisogna dare fiducia e spazio se si vuole che rimangano a Paternopoli e che costituiscano il futuro del paese. Come???!!!

Innanzitutto riorganizzando uffici e servizi per creare spazio sufficiente ai giovani laureati nella macchina amministrativa e a diplomati ed operai in un sistema cooperativistico capace di poter gestire ogni tipo di servizio comunale.

AGRICOLTURA - La nuova agricoltura legata alla viticoltura, alla olivicoltura e alla florovivaistica, deve essere incentivata con ogni supporto tecnico-operativo-finanziario al fine di stimolare la nascita di tante piccole aziende familiari. Il Comune, attraverso una cooperativa, deve coadiuvare questa micro produzione garantendo tutela al conferimento dei prodotti, promozione e commercializzazione degli stessi. Sarebbe interessante tentare di riprendere la tradizionale coltivazione degli ortaggi che tanto lustro ha dato a Paternopoli negli anni '50 - '80 e che potrebbe completare il quadro del sistema cooperativistico di cui si auspica il decollo.

TURISMO - Occorre creare le infrastrutture e le condizioni di ricettività per dare al paese una vocazione turistica. Paternopoli è l'unico paese, forse in tutta Italia, a non avere un agriturismo, un albergo, una pensioncina.

Creazione di apposita società immobiliare per la costruzione e/o creazione di quartiere turistico in aree già di proprietà comunale, al momento non utilizzate o con destinazione urbanistica da riconvertire. Questa società dovrebbe prima costruire il quartiere turistico, poi promuovere tante iniziative enogastronomiche e turistiche per poter poi collocare sul mercato vacanze, soggiorni, visite a Paternopoli.

Avere prodotti tipici, avere un bel paesino, senza avere la possibilità di sfruttare e di offrire queste caratteristiche e queste credenziali con profitto per la popolazione è a dir poco ingenuo.

Inizialmente, per partire, si possono censire ed utilizzare le tante case vuote del paese creando un'offerta di alloggi e consumazione pasti in famiglia sfruttando cordialità ed ospitalità dei Paternesi.

P.R.G - Adozione del P.R.G. a misura della popolazione ed in funzione delle potenzialità scaturibili da agricoltura e turismo.

PIANI  PARTICOLAREGGIATI - Adozioni di piani particolareggiati per eliminare il degrado di alcune zone e riqualificarle (muraglione via Carmine Modestino - area retrostante Cappella San Giuseppe - aree di sedime sparse, tra le quali via Croce e via Pendino).

P.I.P. - Studio di fattibilità e potenzialità di crescita per le nuove generazioni di artigiani di Paternopoli.

Riqualificazione e/o nuova destinazione urbanistica dell'area residuale dei prefabbricati Jardino: compatibilità edificatoria per eventuale costruzione del centro sociale polivalente.

Azione a sostegno e difesa dei cittadini danneggiati dal terremoto del 23/11/1980 che non hanno ancora ricevuto il cosiddetto "buono contributo".

Costruzione parcheggio zona adiacente cimitero con prolungamento stradale quale alternativa viaria di ingresso e uscita del paese.

Destinazione d'uso-scopi sociali- capannone adiacente cimitero.

TRIBUTI COMUNALI - Riordino dei tributi comunali, controllo delle entrate, strategia per l'eliminazione di evasioni totali o parziali, riduzione dei tributi a medio termine. Gestione diretta del controllo e della riscossione dei crediti tributari.

CARNEVALE - Ridefinizione del ruolo del Comune nell'Istituzione Carnevale. Progetti a medio e lungo termine per rilanciare e affermare definitivamente la manifestazione carnevalesca. Progetti collegati al Carnevale per la valorizzazione dei prodotti tipici e delle attività principali del paese.

ASSOCIAZIONI - Ruolo del Comune nelle Associazioni esistenti sul territorio. Progetti a sostegno di ogni loro iniziativa per garantire funzionalità senza limitare la loro autonomia.

FONDI  EUROPEI - Creazione struttura tecnico-politica capace di cogliere e gestire le potenzialità offerte dai fondi europei. La stessa struttura deve garantire fattiva e continua collaborazione con gli Enti territoriali sovracomunali - Provincia, Regione, Comunità Montana -.

Studio di fattibilità per la creazione di un Consorzio fra Comuni limitrofi per la costruzione di opere pubbliche e successiva gestione troppo onerose per un singolo Comune (piscina comunale, palazzetto dello sport, centro sociale, teatro).

Creazione, all'interno del paese, di Consigli di quartiere, con funzioni consultive e con adunanze fissate con cadenza bimensile.

Il Consiglio Comunale deve ritornare ad essere luogo e momento di confronto politico, fucina di ogni tipo di progettualità e di iniziative.

La vita amministrativa deve essere scandita da trasparenza, collegialità e miglior rapporto amministratori-amministrati.

Ogni atto, ogni iniziativa, ogni opera, ogni manifestazione deve rispettare i canoni economici finanziari "qualità-prezzo" e "costo-benefici"; la spesa pubblica deve essere tenuta sempre sotto controllo e soprattutto finalizzata al bene del paese.

La scommessa non è sui nomi bensì sui problemi reali del paese, sulle idee progettuali utili a risolvere questi problemi, ma soprattutto sulle metodologie che si intendono percorrere per la effettiva risoluzione degli stessi.

C'è spazio per tutti.

Una macchina amministrativa votata alla collegialità, alla fattività, alla crescita del paese, ha bisogno di più di 12 consiglieri ed 1 sindaco.

Con affetto e augurio per coloro i quali avranno l'onore e l'onere di amministrare Paternopoli nei prossimi anni.

 

                                  Pasquale Iannuzzo - Consigliere comunale in carica -

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