Notizie Storiche sulla Miracolosa Effige di Maria S.S. della Consolazione - Capitolo 11
Per tanta, e si gran benefici, che in ogni tempo hanno ottenuto da Maria Santissima della Consolazione questi fortunati Paternesi hanno sempre bramato di erigere in onore della loro Madre Benefattrice una Scala Santa: come in fatti da più tempo se n’erano fatti i progetti, ma non si aveva un luogo adatto, ove poterla erigere: con tutto decoro, per cui n’erano molo afflitti.
Finalmente un Sacerdote devoto della Vergine offrì una sua casa, dove potevasi comodamente, sebbene con molta spesa, erigere la suddetta sacra scala, colla condizione, che questo Reverendo Clero gli perpetuasse altre stanze di sua abitazione. Il Reverendo Clero vi prestò immediatamente il consenso, ed in un subito fu effettuato il contratto. A tal’effetto il popolo esultò di giubilo; ed all’istante si diede principio all’opera, e si fecero le costruzioni principali. Ma poi per le circostanze dei tempi si desisté dal lavoro e stette per più anni in tale stato.
Il popolo intanto tremava per non vedere compita l’opera intrapresa e si diè a fare le più grandi premure al Signor D. Felice i de Rienzi nuovo Procuratore, pregandolo che con tutto fervore si fosse attivato pel compimento dell’edificio suddetto; tanto più, che erasi ottenuto dal Romano Pontefice il Breve dell’Indulgente, e lo assenso Regio, come appresso dirassi. Il Sig. De Rienzi in fatto coadiuvato dal precedente Procuratore anche fervoroso devoto della Vergine, dottor Giosuè Pergamo, e raccolte le pie offerte dei fedeli, ridusse in pochi mesi a fine la Scala Santa, guernita ancora con ben lavorati cancelli. Ma per rendere più maestosa la Sacra Scala e per aumentar maggiormente il divin culto, e la religion dei fedeli, fece costruire al disopra di essa, presso l’atrio, una Cappellina quanto bella, altrettanto spirante devozione, essendo ornata di pittura, e di altare, dove si può offerire l’incruento sacrificio, dopo ottenuto il permesso, e specialmente di un bel quadro rappresentante Gesù nel Sepolcro.
La suddetta Sacra Scala fu benedetta con sacra, e solenne cerimonia nell’ottava di Pasqua di Resurrezione avvenuta a dì 26 di Aprile anno 1829, per licenza, e concessione di Monsignor D. Domenico Ciavarria Illustrissimo e Reverendissimo Vescovo della Diocesi di, Avellino, dal nostro Reverendo Arciprete Signor D. Pasquale Marrelli con esultanza, ed intervento di tutto il Reverendo Clero, e di tutto questo Popolo devoto. A questa sacra funzione il Popolo si sentì talmente da tenerezza commosso che non poteva se non col pianto e colle lagrime esprimere l’intera gioia, e consolazione, dimodochè tutto il giorno non bastò a soddisfare l’ardente desiderio di questi devoti Cittadini, che a folla fervorosamente correano alla santa, e pia adorazione di detta scala e col medesimo fervore van tutt’ora continuando.
In tutt’i giorni adunque, ma nei dì festivi con maggior concorso, si vede la gente dì ogni sesso, e condizione, con tutta pietà, e devozione passare dall’adorazione del Calvario a quella della Sacra Scala. Il suddetto Calvario, è formato di cinque Croci, che rappresentano i cinque principali Misteri della passione di Nostro Signor Gesù Cristo che furono solennemente benedette, e piantate à dì 13 Febbraio dell’anno 1828 dà Padri Pii Operari in tempo di S. Missione, ordinatamente in date distante fra loro, e corrispondenti alla Scala Santa per maggior comodo degli adoratori, e dell’adorazioni nelle quali si guadagnano cinquantamila anni d”indulgenza per ogni volta che si visitano colla pia recita di cinque Pater ecc. ed Ave ecc. ed un Credo oc. per ogni Croce. Chi poi per ogni Croce reciterà un Pater ecc. ed un Ave ecc. lucrerà 10000 anni d’indulgenze, e queste oltre l’indulgenze annesse alla Scala Santa, come qui appresso esporrò.
La sopraddetta Scala Santa è situata dirimpetto atta porta picciola della nostra Chiesa Maggiore, che corrisponde alla Sacra Cappella della Santissima Vergine della Consolazione.