Aorecchia (Orecchio)

Diffuso fra i ragazzi e disdegnato dagli adulti, non era altro che il gioco della morra, praticato fra due contendenti, in cui, in una versione limitata alla media valle del Calore, il proponente agitava, tenendolo fra l’indice e il pollice della mano sinistra, il lobo dell’orecchio destro dell’avversario, recitando: “Aorecchia, aorecchia, aorecchia, appareme queste” (Orecchio, orecchio, orecchio, eguaglia queste). Alla conclusione dell’invito, i due, simultaneamente, dispiegavano, discrezionalmente, alcune delle dita della mano destra. Allorché si verificava il dispiegamento di un pari numero di dita, si effettuava l’inversione dei ruoli. Di solito non era prevista alcuna posta e la penalizzazione era sostanzialmente costituita dagli strattoni a cui era sottoposta l’orecchio.
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