Solo superficialità, boria , presunzione e cattiva gestione della cosa pubblica

Quando si amministra la Cosa Pubblica si possono commettere degli errori, a volte per superficialità a volte per presunzione. Raramente per casi accidentali. Ma nel caso dell'attuale Amministrazione Comunale, targata Rinascita, gli errori grossolani e dannosi per i cittadini sono dovuti a superficialità, presunzione, boria e incapacità amministrativa. Fin dal suo insediamento, nel lontano 2014, questa Amministrazione ha inanellato una serie di errori e strafalcioni, come nella saga di Bertoldo, Bertoldino, Cacasenno e Marcolfa. Un esempio; i tributi per l'immondizia. I cittadini di Paternopoli ricorderanno che nel 2014 furono inviate a casa gli avvisi per il pagamento dei tributi . Erano pieni di errori ; cartelle inviate a persone decedute da 20 anni, somme campate in aria . I cittadini si recarono alla Casa Comunale per chiedere la rettifica ma si sentirono rispondere che andava tutto bene. Salvo poi, qualche settimana piu' tardi, l'Amministrazione resasi conto che il ruolo emesso era a danno del Comune, invito' i paternesi a recarsi alla Casa Comunale per rettificare le cartelle. All'epoca questi amministratori addussero l'errore al programma del PC. Solo arroganza, boria e presunzione. Nel frattempo i lavori pubblici appaltati e finanziati sono fermi, l'area PIP ha visto la nascita di un laghetto artificiale dove cominciano a svilupparsi le trote, il paese e' sporco, due dipendenti sono stati licenziati, la comunita' langue nel piu' totale abbandono. Nessuna visione, nessuna lungimirante piattaforma politica guida l'agire dei nostri attuali amministratori. Solo sicumera, arroganza e presunzione. E veniamo al caso dei 154 mila euro di debito fuori bilancio. Questa spesa e' lievitata fino a questo punto perche' gli attuali amministratori non hanno pagato l'avvocato professionista che aveva prestato la sua meritoria opera per conto del Comune. Tanto e' vero che un giudice del tribunale, a cui e' stato costretto a ricorrere il professionista, ha autorizzato il pignoramento sui capitoli di spesa dell'Ente Comune . Ora la domanda che ci poniamo e': perche' non si e' pagato il professionista a suo tempo, causando il raddoppio della somma spettante ?. Chi paghera' questa somma lievitata ?. L'amministrazione ci ha risposto che non hanno pagato il professionista perche' gli incarichi erano stati dati precedentemente e senza copertura di spesa. A noi risulta che gli incarichi legali possono essere affidati anche senza copertura di spesa tanto che la Corte dei Conti Sezione regionale di Controllo della Campania con la deliberazione del 29 dicembre 2014, in risposta al quesito formulato dal Comune di Marano di Napoli, ha evidenziato che in caso di mancanza dell’impegno contabile relativo al conferimento degli incarichi legali, si verte in una fattispecie di acquisizione di servizi in violazione del citato art. 191 del TUEL, con possibilità di riconduzione, a sanatoria, nel sistema di contabilità dell’Ente, solo mediante attivazione del procedimento per l’eventuale riconoscimento di debito fuori bilancio di cui all’art. 194 del d. lgs. n° 267 del 2000 cit.., con tutte le condizioni e le limitazioni previste al riguardo, anche con riferimento alla necessità della sussistenza dei requisiti oggettivi indicati al comma 1, lett. e) del menzionato art. 194 relativamente a beni e servizi acquisiti in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191 (“nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza”, ex art. 194 cit.).Qualora vengano in essere obbligazioni giuridiche al di fuori della procedura ordinaria, l’ordinamento prevede, comunque, la possibilità di ricondurle nella contabilità ordinaria dell’ente, purché si tratti di obbligazioni rientranti nelle fattispecie dettagliatamente elencate nell’art. 191 TUEL e purché venga adottato un atto di riconoscimento del debito da parte dell’organo consiliare.

DUNQUE L'AVVOCATO PROFESSIONISTA ANDAVA REGOLARMENTE PAGATO.

Voi, cari amministratori non lo avete fatto e vi siete opposti alle richieste legittime del professionista, creando decine di migliaia di spese legali e procedurali. Queste spese le dovete pagare voi, di tasca vostra. Sara' la Corte dei Conti, a seguito di nostra denuncia, a stabilire l'ammontare di tale danno patrimoniale . Cari amici, ci vediamo in Tribunale. Unico antidoto alla superficialità, alla boria, alla presunzione.

per il Partito Democratico, circolo Angelo Vassallo di Paternopoli, Andrea Forgione

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