Così non va

E così anche il dott. Mario Balestra, assessore, si dimette. Da assessore e consigliere comunale. Gesti forti che feriscono profondamente la nostra Comunità. E’ stato spiegato il perché. E su tanto non intendo commentare. Qualcosa però devo dirla. Intanto stupisce il silenzio del Sindaco. Non una parola “ufficiale” sul disimpegno del dott. Balestra, nemmeno un naturale e istituzionale commento. Eppure nella semplicità narrativa e nella durezza del manifesto del dott. Balestra fatto esporre nel paese, ci sono “rivelazioni” forti, precise, illustrate e indicative “di un amministrare” che mai immaginavo. Io ho votato per la lista “La Rinascita”, ho notevolmente sostenuto e votato questo Sindaco, ho convintamente dato la preferenza al dott. Mario Balestra. Correttamente il dott. Mario Balestra, ma solo con un’e-mail del 29 luglio us e forse un po’ in ritardo, mi ha reso partecipe delle sue intenzioni mandandomi anche copia del manifesto che nella stessa mattinata è stato esposto nei luoghi di affissione del paese. L’ho letto. Sono stupito. Perché solo adesso? Perché si è perso del tempo prezioso? Solo oggi, infatti, la Comunità sa in modo ufficiale e quindi in forma tale da non lasciare dubbi a diverse interpretazioni, che:

  • le aspettative e la fiducia degli elettori della “Rinascita” sono state disattese, meglio ancora tradite;
  • le rivendicazioni, il disperato grido di chi esigeva una svolta chiedendo una nuova politica, una politica di eguaglianza ed equità, priva di soprusi e favoritismi, un’amministrazione efficiente e al servizio solo dei cittadini e non di tornaconti personali, sono state disattese;
  • udite udite, il mal costume di gestire la cosa pubblica per attuare politiche di ripercussione da un lato e favoritismi dall’altro, è continuato ancora sulla scia delle precedenti amministrazioni;
  • i timorinell’assumere responsabilità e nell’adottare decisioni anche dure, hanno permesso ai “soliti” di usare politiche di persecuzione nei confronti di cittadini e amministratori non allineati.

Tutto ciò basta e avanza. Non ci appassionano vicende personali e nemmeno intendiamo parlare dell’Ufficio Tecnico, del nuovo Ufficio tecnico la cui struttura fu fortemente voluta da quest’Amministrazione con unanime decisione e che pare adesso, per me incomprensibilmente, da cancellare. Chiedo, però, al Signor Sindaco, come cittadino e suo elettore, atti istituzionali consequenziali. Informi e glielo ricordo ancora una volta, in verità ci ho provato inultimente più volte, di quanto sta accadendo la Comunità tutta che ha il diritto di sapere. Non appartengo, per cultura e pensiero, a quei politici che cambiano valutazioni su uomini, a volte espresse oltre il consentito, a seconda se la vicenda che vede quest’ultimi protagonisti porti tornaconto o meno alla propria area politica. Votare “La Rinascita” e questo Sindaco nell’ultima tornata elettorale, fu per me e tanti altri, cosa buona e giusta. Sono loro, adesso, che ci dicono che non è così. Che sbagliammo. Ora Il Sindaco e la sua Amministrazione decidano sul da farsi tenendo presente l’irrinunciabilità di porre mano ad atti che tengano conto dell’interesse del paese, solo del paese. Sono convinto che, a questo punto, sia impossibile far finta che niente sia accaduto. Di amministratori che va e vengono ne ho visti tanti. Nemmeno li ricordo. Contavano poco. Il dott. Balestra, invece, va via definitivamente. E’ un atto forte che deve essere valutato come gesto di sofferenza e di responsabilità e che deve pesare sulla dovuta riflessione “se continuare o meno questa esperienza amministrativa”. Il gesto del dott. Balestra è cosa diversa da “chi va e viene”.  Ora si “surrogherà”, a scalare, in attesa del prossino che andrà via. Una replica di eventi che da luogo ad una “quadriglia” non armonizzata nei movimenti, ma semplicemente fastidiosa, pericolosa, inespressiva, nel suo caotico procedere. Così non va. Così si va, invece, verso una paralisi amministrativa che avrà gravi ricadute sociali, economiche e culturali sulla nostra Comunità. Per chiudere, a me ed ai tanti altri cittadini che hanno creduto nella “svolta possibile” che questo Sindaco e la sua Amministrazione promettevano, non resta che chiedere scusa alla Comunità e in segno di riconciliazione con tutti proveremo, espiando, ad un’autoflagellazione collettiva.  E ce ne staremo buoni a casa nostra. In attesa che qualcosa succederà…….

Mario Sandoli

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