Un nuovo Carnevale

Giovanni Fiorentino
Giuseppe Tecce

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pagliaccioIn merito alle notizie apparse sugli organi di stampa ed alle voci che, da più giorni, si rincorrono in paese circa lo svolgimento dell'anuale manifestazione del Carnevale Paternese, riteniamo opportuno condividere in merito alcune brevi considerazioni. Il Carnevale Paternese, per come è nato e si è sviluppato nel corso degli ultimi tre decenni, ha visto mutato lo scenario economico produttivo (e, diremmo, sociale) sul quale poggiava: in particolare, oggi è venuto meno il ruolo, per motivazioni diverse e in alcuni casi facilmente intuibili, di un intero apparato di artigianato locale che aveva costituito l'ossatura organizzativa e realizzativa della manifestazione sin dalla sua nascita, fino a farla diventare una forma creativa avanzata di estro, abilità artigiana e capacità manifatturiera. In secondo luogo, l'organizzazione del Carnevale non ha raggiunto, nonostante i notevoli sforzi da più parti profusi, il grado di maturazione tale da consentirle di superare lo stato di genuino ma pur sempre limitante spontaneismo. Non si è generata, in sostanza, la condizione utile a sviluppare una forma partecipata di organizzazione giuridicamente riconosciuta dai molteplici necessari interlocutori (istituzionali e - perché no? -privati) in grado di supportare economicamente, per come esso meritava e merita, la manifestazione. In ultimo, riteniamo che la crisi del Carnevale Paternese può essere non tanto il motivo per intonarne il de profundis, strada a cui - secondo alcuni - parrebbe inesorabilmente avviato, ma l'occasione per ripensare la manifestazione, ridefinirne la strategia in tutti i suoi aspetti, ritrovare una forma evoluta di organizzazione e, non ultimo, rafforzarne la capacità di promozione territoriale. Crediamo, per i punti sopra richiamati, che sia opportuna una riflessione in merito alla connessione tra il Carnevale e le (attuali) risorse economiche e produttive del territorio. Accanto alla matrice artigianale (che non è più la stessa di un tempo) da alcuni anni a questa parte emerge il valore del settore vitivinicolo ed agricolo in generale, entrambi con punte di eccellenza. Non può e non deve sfuggire il reciproco interesse alla collaborazione tra la manifestazione e la realtà produttiva che il territorio esprime oggi. Si rende altresì necessario, a nostro modo di vedere, costituire quanto prima un soggetto giuridico che rappresenti le diverse espressioni della nostra comunità, sia istituzionali che imprenditoriali, associative, private, in grado di fornire la più adeguata forma di organizzazione al Carnevale e una qualificata struttura tecnica progettuale per favorire la candidatura del "Progetto Carnevale" alle diverse forme di sostegno pubblico (si pensi, tra le altre, alle opportunità della nuova programmazione 2014-2020) e privato. Ci sembra di tutta evidenza che le attuali disponibilità e il, seppur lodevole, tentativo di recupero di risorse locali non siano sufficienti e all'altezza delle necessità e delle aspettative che nel tempo si sono giustamente generate. E' in un rinnovato generale contesto organizzativo che possono trovare anche la giusta collocazione e il senso più appropriato gli spazi e le strutture che tanto servono e che da lungo tempo si era inteso realizzare. Davanti alla crisi del grande Carnevale Paternese, non c'è il baratro ma una occasione da cogliere, con realismo e spirito costruttivo. Da paternesi, riteniamo che ognuno possa e debba dare un contributo sereno e utile alla discussione sul futuro della manifestazione-simbolo della nostra comunità. Questo è il senso del nostro intervento.

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