Chiesa di San Giuseppe


 

Categoria: ARCHITETTURA RELIGIOSA
Tipo: Chiesa
Periodo: BAROCCO
Datazione: XVI-XVII secolo (1534)
Condizione giuridica: Pubblico
Proprietario: Proprietà Diocesi di Avellino
Vincolato:
Provvedimento: Bene vincolato ai sensi della legge 1giugno 1939 n°1089 e Regolamento approvato con Regio Decreto n°363 del 30 gen.1913.
Stato: PRECARIO
Ubicazione: Via Cesare Battisti
Descrizione: La Chiesa di San Giuseppe è un edificio religioso di piccole dimensioni, edificato nel 1534 e legato all'esigenza di prestigio delle famiglie emergenti, che destinavano un proprio esponente alla carriera ecclesiastica e promuovevano le aggregazioni di confratelli, mobilitando le risorse per la creazione di nuovi templi. Essa é situata in posizione isolata, all'incrocio di tre strade, e faceva parte di un casale rurale. Si presenta con una semplice facciata a capanna e con un portale in pietra, in posizione centrale, recante l'iscrizione latina: "HOC OPUS F.F ET A/ FUNDAMENTIS EREX/UNIVERSITAS PATERNI 1534", leggibile solo nelle sue ultime parole. Tale iscrizione faceva riferimento all'attività dei confratelli nella realizzazione della chiesa. Superiormente al portale, in allineamento verticale, sono ubicati una nicchia ed un semplice rosone ad oculo. La facciata é, altres,ì caratterizzata da lesene decorative ed é percorsa da un disegno realizzato con intonaci a rilievo. L'interno, a pianta rettangolare, é a navata unica ed é coperto da capriate in legno e tetto a falde rivestito in coppi. La chiesa conserva un prezioso altare in marmo policromo, un coro ligneo del Settecento decorato a mano, statue lignee dell'Ottocento, ed alcune tele settecentesche. In particolare la tela raffigurante la "Madonna con Bambino" reca la scritta "A DIVOZIONE DELLO ILLUSTRISSIMO SIGNOR CARLO ROSSI DELLA TERRA DI PATERNO". La chiesa fu danneggiata dal terremoto del 1980 nelle strutture murarie e, soprattutto, nella copertura, costituita ora da lamiere.
Documentazione: Ministero per i beni culturali ed ambientali Ufficio centrale per i Beni A.A.A.S. Istituto centrale per il catalogo e la documentazione Soprintendenza per i Beni A.A.A.S per le Province di SALERNO ed AVELLINO A.Salerno, Paternopoli diritto alla storia, Avellino, 1997

 

 

 

Chiesa di San Francesco


 

Categoria: ARCHITETTURA RELIGIOSA
Tipo: Chiesa
Periodo: NEOCLASSICO
Datazione: XVIII secolo
Condizione giuridica: Pubblico
Proprietario: Proprietà Diocesi di Avellino
Vincolato:
Provvedimento: Bene vincolato ai sensi della legge 1giugno 1939 n°1089 e Regolamento approvato con Regio Decreto n°363 del 30 gen.1913.
Stato: BUONO
Ubicazione: Via S. Francesco
Descrizione: La chiesa di San Francesco è ubicata nel centro storico di Paternopoli, in una zona piuttosto pianeggiante. Essa sorse all'interno del recinto murario del paese per volontà dei monaci francescani, che vi istituirono la congregazione secolare dei "Morti". L' edificio è inserito, per due lati, tra altri corpi di fabbrica con i quali costituisce un compatto e concentrato isolato di forma pressoché quadrata. Parte dei sopracitati corpi di fabbrica contengono gli annessi della sagrestia. I due lati liberi della chiesa ne definiscono il prospetto su via S. Francesco e quello in prossimità di via Nazario Sauro. Data la sua particolare posizione, la chiesa é priva di vera e propria facciata e, quindi, dispone del suo sviluppo laterale come prospetto principale. Questo é impostato sull',estrema semplicità, ponendosi con la sua liscia superficie, intonacata e dipinta, in un caldo color crema. L'uniformità é appena interrotta dalla presenza, in posizione estremamente decentrata, del vano d'ingresso, anticipato da due gradini lapidei e contornato da un portale a doppia cornice, in blocchi di pietra chiara ed architrave monoblocco sormontato da un' aggettante cornice modanata, anch'essa in pietra ma in colore contrastante. Tangente al portale é il vano cieco di una nicchia, dal profilo arcuato a tutto sesto. Rivolto in senso ortogonale, al di sopra della porzione di facciata visibile oltre i corpi addossati, é il piccolo corpo emergente della cella campanaria, il cui profilo completa, sull'estrema destra, la composizione del prospetto principale. La chiesa é realizzata con struttura in muratura portante in pietra, secondo uno schema rettangolare ad aula unica priva di abside. La copertura é a due falde, rivestite in laterizio e struttura a capriate lignee. La pavimentazione, come quella della sacrestia, é in cotto. Tra i beni di valore in essa contenuti vanno citati l'altare marmoreo ed il dipinto raffigurante "M.S. della Consolazione con S. Agostino e S. Monica". In precedenza, la chiesa ospitava anche un coro ligneo settecentesco, venduto dalla confraternita per far fronte all'esigenza di rifacimento della pavimentazione.
Documentazione: Ministero dei beni culturali ed ambientali Ufficio centrale per i Beni A.A.A.S. Istituto centrale per il catalogo e la documentazione Soprintendenza per i Beni A.A.A.S per AVELLINO E SALERNO

 

 

 

Cappella Famiglietti (Cimitero)


 

Categoria: ARCHITETTURA RELIGIOSA
Tipo: Chiesa
Periodo: BAROCCO
Datazione: XVII- XVIII secolo
Condizione giuridica: Privato
Proprietario: Proprietà privata, famiglie Famiglietti - De Conciliis
Vincolato:
Provvedimento: Bene vincolato ai sensi della legge 1giugno 1939 n°1089 e Regolamento approvato con Regio Decreto n°363 del 30 gen.1913.
Stato: PRECARIO
Ubicazione: Statale n° 164 (Cimitero)
Descrizione: La cappella è situata su un terreno pianeggiante ed è in posizione isolata, inglobata nella cinta muraria del cimitero. La sua costruzione fu determinata dalle esigenze della ricca famiglia De Jorio- Famiglietti. Collocata alla sinistra dell' ingresso del Cimitero, la cappella prospetta sulla strada statale n° 164 con la sua facciata. Essa é caratterizzata da un portale realizzato in pietra e da un cancello in ferro battuto. La struttura é in muratura portante, costituita da blocchi di pietra squadrati, ed è conclusa da una copertura con capriate in legno e falde rivestite dal manto in cotto. L'interno, a pianta rettangolare, presenta affreschi su tutte le pareti e pavimentazione in cotto. La cappella conserva, come unico bene mobile di valore, un altare in legno finemente lavorato. E' da notare, infine, la presenza di cappelle laterali, ornate dalla presenza di affreschi alle pareti. L' edificio é stato notevolmente danneggiato dal terremoto del 1980 per cui é stato di recente sottoposto ad interventi di restauro e ristrutturazione.
Documentazione: Ministero dei beni culturali ed ambientali Ufficio centrale per i Beni A.A.A.S. Istituto centrale per il catalogo e la documentazione Soprintendenza per i Beni A.A.A.S per AVELLINO E SALERNO

 

 

 

Busto ligneo: "S. Antonio"


 

Categoria: BENI STORICO ARTISTICI
Tipo: Busto
Periodo: NEOCLASSICO
Datazione: XVIII secolo
Condizione giuridica: Pubblico
Proprietario: Proprietà Diocesi di Avellino
Vincolato:
Provvedimento: Bene vincolato ai sensi della legge 1giugno 1939 n°1089 e Regolamento approvato con Regio Decreto n°363 del 30 gennaio 1913.
Stato: MEDIOCRE
Ubicazione: Chiesa di San Nicola - a destra dell'altare - Piazza XXIV Maggio
Descrizione: Il busto è conservato in una teca bianca, di legno e vetro, arricchita da una serie di decori bianchi. Poggiato su di un piedistallo realizzato interamente in legno dorato, il Santo tiene col braccio destro il Bambino e con la sinistra il giglio.

 

 

Busto ligneo: "San Vincenzo Ferreri"


 

Categoria:

BENI STORICO ARTISTICI
Tipo: Altro
Periodo: NEOCLASSICO
Datazione: XVIII secolo
Condizione giuridica: Pubblico
Proprietario: Proprietà Diocesi di Avellino
Vincolato:
Provvedimento: Bene vincolato ai sensi della legge 1giugno 1939 n°1089 e Regolamento approvato con Regio Decreto n°363 del 30 gennaio 1913.
Stato: PRECARIO
Ubicazione: Chiesa di San Nicola- sagrestia - Piazza XXIV Maggio
Descrizione: Il busto, in deposito presso la sagrestia, è ridotto in condizioni precarie. Infatti, la lettura di quelli che erano i caratteri originari dell' opera risulta ormai gravemente compromessa. Posto su di un piedistallo realizzato in legno, il busto raffigura il Santo, vestito di una tunica di colore rosa, in atteggiamento contemplativo.

 

 

 

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