Nona Edizione: 1990

 


L'organizzazione della nona edizione del carnevale è oggetto di una specifica delibera dell'assemblea dei soci della Pro Loco.

Al punto .2 del verbale n. 2 del 30 novembre 1989 è, infatti, inserito tale argomento: "Il presidente (Dott. Bagaglia Carmine) riferisce sui contatti avuti con il vecchio comitato organizzatore del carnevale paternese e con i responsabili dei vari rioni che hanno partecipato alle altre precedenti edizioni della manifestazione circa il tema da affrontare. Le preferenze sono andate al tema "ecologia". Riferisce anche il presidente di aver già predisposto un programma di massima, inviato in visione agli interessati, perché gli stessi lo sottoscrivano in una successiva riunione con i rappresentanti della Pro Loco, anche con eventuali emendamenti o suggerimenti da concordare. Ne segue una discussione al termine della quale l'assemblea affida al Consiglio di amministrazione il compito di tenere i contatti con i vari responsabili dei rioni. Il socio Rosato propone che venga fatto un servizio fotografico a carico della Pro Loco su tutta la manifestazione. Il socio Lo Vuolo Mario propone che la Pro Loco indennizzi ciascun rappresentante dei carri della somma spesa per la realizzazione e assegni un premio non in denaro ai primi tre carri classificati. In merito il Presidente ritiene di non passare la proposta ai voti perché la stessa contrasta con il regolamento già approvato in sede di riunione con i rappresentanti dei carri".

Il tema di quest'anno riguarda l'ecologia.

Apre la sfilata un carro che trasporta bambini mascherati.

I carri:

  • "Macchina ecologica". Il carro, che rappresenta una macchina d'epoca dal cui motore si affaccia di tanto in tanto Pannella, è trainato da un asino addobbato con stoffe variopinte. Il balletto è "Lo ciucciariello re zi' Nicola"
  • "Sogno di bambini" (1° classificato). Il carro rappresenta un drago cavalcato da una dea. In oriente il drago è simbolo di liberazione. Il carro significa che il mondo deve liberarsi dall'inquinamento. I fiori che fiancheggiano il carro testimoniano che dove non c'è inquinamento lì la natura sfoggia tutta la sua bellezza.
  • "L'inquinatore d'Italia", rappresenta lo stabilimento della FIAT. Una delle cause principali dell'inquinamento è rappresentato dalle attività industriali. Con figure molto stilizzate e chiare abbiamo la rappresentazione di ciò che, secondo le idee dei costruttori, è la principale causa dell'inquinamento. A sedere nella macchina italiana ormai d'epoca sono Agnelli e Andreotti, un binomio insolito, ma denso di significato. Ad inquinare l'Italia non sono solo le ciminiere delle fabbriche FIAT, ma anche i loschi giochi di palazzo dei vari politici italiani. Andreotti, in questo caso, li rappresenta. Il balletto è "L'inquinamento". I ballerini indossano un vestito nero con in testa un cilindro anch'esso nero. Reggono nelle mani mazzi di fiori variopinti: vuole essere un messaggio di ottimismo. La natura, e speriamo non sia una utopia, abbia infine il sopravvento sull'ignoranza e sull'incoscienza dell'uomo moderno.
  • "Zuppa di mare", realizzato dal personale dipendente del Comune, rappresenta un grande polipo. I tentacoli del polipo imprigionano i rifiuti del mare, quali scatole di velenosissimi detersivi, le onnipresenti ed indistruttibili buste di plastica, bidoni contenenti veleni, scorie varie. Il balletto è "Fantasia di Fontanarosa";
  • "L'ultima tentazione", realizzato dal rione Taverne. E' rappresentato un piccolo squarcio di quello che, secondo gli occhi preoccupati e pessimistici dei realizzatori, sarà l'ambiente paesaggistico sulla Terra. Un albero infruttuoso, senza foglie, domina la scena. Alle spalle un sole non più ridente, ma offuscato dallo smog che ha ormai superato tutti i livelli di tolleranza. Abbandonato in un secchio vi è un residuo tossico che, come nota sarcastica, ha le sembianze di Andreotti. Il balletto è "Il sole" e le ballerine indossano un vestito a quadretti di colore giallo-verde; in testa hanno come cappello un sole.
  • "A cavallo a lo lumacone se stace coma a no ... Signore". E' un carro vivace, allegro, ben movimentato nelle sue strutture meccaniche, specie quando il drago si snoda quasi ballando. Alcuni bambini, vestiti da margherite, rappresentano la parte sana della società. Essi salgono e scendono dal carro al ritmo della tarantella.
  • "L'uomo delle caverne", accompagnato dal balletto "Le Tirolesi".
  • "Ieri e oggi", del rione Piano del Bosco. Rappresenta un planisfero su cui campeggia un uomo che fuma una lunga sigaretta. Il balletto è "Operatori ecologici".
  • "Giustizia sarà fatta", di Parco Capuani. I personaggi del carro reggono cartelli con slogan, uno dei quali porta questa scritta: " Gli dei implorano giustizia". E' un discorso ecologico che coinvolge tutti noi: l'inesorabile scempio della natura. Il balletto è "Le Spagnole". Le ragazze indossano un elegante vestito di color azzurro vivo e accessori neri.
  • "Vola colomba". Il carro trasmette un messaggio di ottimismo: la natura, e speriamo che non sia una utopia, ha infine il sopravvento. Il balletto è "Scaramucce 2000". Le ballerine indossano un elegante abito azzurro vivo e accessori neri dell'800 veneziano.
  • "Buco nell'ozono". Nel 1990 i mass media sottopongono, sempre con maggiore insistenza, all'attenzione dell'opinione pubblica il grave problema del "buco nell'ozono". Il carro vuole essere il segno tangibile della presa di coscienza di questo grave fenomeno, ma vuole anche manifestare il desiderio da parte delle nuove generazioni di un mondo più pulito e più vivibile. Il balletto è "L'arcobaleno".

E' stato un carnevale bellissimo. E' stato eccezionale dal punto di vista delle presenze, del lavoro complessivo, della partecipazione. Per di più in una giornata ideale: insomma il massimo.

La sfilata è stata molto apprezzata. Grossissima è stata la partecipazione di giovani e ciò fa ben sperare per il futuro, giacché saranno loro, un domani, i protagonisti del carnevale.

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