Prima Edizione: 1982


Nell'immediato dopo-terremoto quattro amici (Grasso Angelo, Lo Vuolo Mario, Modano Armando e Spagnuolo Mario) pensarono dì organizzare una sfilata di tarantelle in occasione del carnevale, seguendo un percorso prestabilito. A loro si unirono, facendo da tramite Grasso Mario, altri signori (Barbieri Salvatore, Blasi Giuseppe, Caporizzo Felice, Cogtiano Alessandro, D'Amato Felice, Franciosa Antonio, Iorio Vittorio, Petruzzo Antonio e Troisi Feliciantonio). Una sera, quìndì a casa di Grasso Angelo si riunirono tutti per stabilire sul da farsi. Si decise, anziché solo danze, balli e tarantelle, di allestire anche dei carri per far rifiorire quell'antica tradizione.

Era una compagnia assolutamente spontanea e non c'era, allora, nessun tipo di organizzazione. Ciò che teneva insieme questo gruppo erano situazioni solamente emotive, cioè sentimenti di affetto, di amicizia e di stima reciproca. Si incoraggiarono vicendevolmente per la gran voglia di divertirsi e far divertire: l'iniziativa partì e andò avanti.  

La partecipazione e gli allestimenti furono, a dir la verità, improvvisati. bifatti, questa affiatata équipe di cittadini falegnami, fabbri, meccanici operai dovettero arrangiarsi per poter reperire locali e lavorarono in unità di intento sorretti soltanto da un vivo spirito di collaborazione e da fervido entusiasmo.  

Poiché non avevano alcuna sovvenzione, si autotassarono: ognuno sborsò centomila lire senza rammarico o rincrescimento. Per racimolare qualche altro soldo per far fronte alle spese necessarie alla realizzazione dei carri, si fece una pubblica sottoscrizione. Il tema proposto fu "La storia dell'uomo". L'organizzazioni 'favori la nascita di un gruppo folk. La sfilata si svolge la domenica e il martedì. Quest'ultimo giorno ha fatto stare tutti con il fiato sospeso perché si temeva la sospensione e il rinvio della manifestazione a causa di una improvvisa nevicata. Gli organizzatori decidono di sfilare ugualmente e il successo va ben al di là delle aspettative. Tra gli spettatori ci sono anche dei forestieri, divertiti ed entusiasti, che sono stati informati dai manifesti che pubblicizzavano la manifestazione. La sfilata inizia con la tarantella, che è il "portabandiera" del carnevale, ne ricalca, amplificandolo, il brio e lo spirito goliardico che lo caratterizza. Il balletto è eseguito da una decina di coppie in costume folcioristico. Nel corso della sfilata riscuote tantissimi applausi da parte del pubblico. La riuscita del balletto è dovuta anche all'affiatamento delle coppie ottenuto grazie alle numerose prove che, nelle settimane antecedenti la sfilata, erano state tenute presso il locale attualmente occupato dal Bar "Ideal". Particolare cura è stata prestata nella scelta della stoffa per i costumi. Il colore è verde scuro e il corpetto è rifinito con passamaneria dorata. Le spese per i costumi sono state sostenute per una metà dai ballerini e per l'altra metà dall'organizzazione. Il ballo è guidato da Grasso Angelo, vestito da Pulcinella che manovra un bastone. Per le musiche, è stato ingaggiato un complesso musicale con fisarmonica, clarinetto e tamburo. Il fisarmonicista proviene da Montella, il clarinettista da Montemarano, il tamburista da Montella. Agli organizzatori il complesso costa £. 600.000. 

I Carri 

    • "Giulio Cesare". Un pony, messo a disposizione da Tecce Salvatore, trama una biga su cui c'è Giullo Cesare, mterpretato da Lo Vuolo Mario. Fanno da corona diversi soldati romani, (tra cui BiondiRaffaele, Cristiano Michele, ecc.) 
    • "Sansone". Su un camion troneggia Sansone, interpretato da Balestra Michele, nell'atto di abbattere le colonne del tempio, le quali erano state realizzate con bidoni di lamiera rivestiti di carta nell'officina di Franciosa Antonio. 
    • Un altro carro, eseguito nel garage di Barbieri Angelo in Via Carmine Modestino, rappresenta l'arrivo dell'uomo sulla luna. La luna, realizzata in gesso molto pesante; il missile, guidato da un astronauta, Lapio Mauro, di masonite.   

A terra gruppi di maschere rappresentano vari momenti della vita dell'uomo:          

  • Adamo ed Eva  
  • Mosè  
  • Dante e Virgilio  
  • Garibaldi e i garibaldini  

Durante il percorso un cannone ad aria compressa, costruito da Cogliano Alessandro e Troisi Feliciantonio, "spara" sugli spettatori coriandoli.  

La sfilata si snoda lungo un circuito prestabilito con al seguito uno stuolo di bambini che contribuiscono a ringiovanire la manifestazione.  

Le vane trasformazioni che via via hanno portato il carnevale paternese alle attuali dimensioni, non hanno intaccato lo spirito che, a suo tempo, mosse i fondatori, ovvero il sano divertimento, la burla e lo stare insieme in allegria.  

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