Il crepuscolo degli dèi

Le consultazioni nazionali del 04-03-2018 passeranno alla storia come le “elezioni terremoto” visto gli effetti devastanti e dirompenti che hanno provocato tanto sulla geografia politica quanto sulle prospettive future del Paese e dei partiti.
Mattatore di questa campagna elettorale è stato il movimento 5 stelle, compagine che ha colto una stratosferica vittoria.
Un movimento politico che rispetto alle elezioni del 2013 ha di fatto triplicato il numero dei parlamentari.
Moralmente e, anche algebricamente, meritano il governo del paese.(Mattarella permettendo)
Altro vincitore è Matteo Salvini con la Lega. Abile tanto a sdoganare il partito dalla vecchia concezione secessionistica ed a trasformarlo in un partito di governo su scala nazionale quanto, abilissimo a traviare l’opinione pubblica battendo sull’incudine del problema migranti.
Debacle politica-elettoralistica per il PD e per Forza Italia.
Per il PD una batosta ampiamente annunciata frutto della protervia del Renzismo e, soprattutto, frutto del pedaggio dell’impopolarità che colpisce chiunque in questo momento vada al governo del paese.
Sconfitta ciclopica anche per il Cavaliere Berlusconi, oramai ridotto ad una cariatide all’ultimo rantolo.
Il recupero in campagna elettorale questa volta non c’è stato.
Questa campagna elettorale sancisce la fine politica del Cavaliere di Arcore.
Rivoluzione copernicana anche il Irpinia.
La provincia diventa,oggi, ineluttabilmente, un feudo del movimento 5 stelle( eletti Grassi, Maraia, Sibilia Carlo)
Scudisciata elettorale per i De mita.
Il negus di Nusco e il di lui nipote, subiscono un pesantissima battuta d’arresto e, sono fuori dal parlamento.
E’ la parola fine sulla dinastia. La fine di chi con la politica del Capitolare di Quierzy voleva conservare il potere di generazione in generazione.
Per quanto riguarda l’Italia le prospettive nazionali non sono rosee.
Non esiste una maggioranza stabile. Instabilità politica produce instabilità economica, quindi tasse, recessione,disoccupazione.
Ma è un rischio che la popolazione ha messo in conto. Il voto che si è indirizzato verso i 5 stelle non è stato un voto di governo ma un voto di protesta finalizzato ad arrivare al:”muoia Sansone con tutti i Filistei”.


Antonello Garofano
Militante della classe operaia

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