L'ombra era un maligno folletto notturno, una creatura demoniaca che era solita introdursi, nottetempo, nelle case ed appollaiarsi sull'addome o sul petto del dormiente, procurandogli un senso di oppressione e, talvolta, difficoltà respiratorie.
Per liberarsene era indispensabile recitare la seguente formula:
Tre, tre patriarca [1]
quarto, la luna e lo sole [2]. Aprete, terra,
Gliuttete satanasso! Anema persa,
cuorpo cunsumato[3], vavattenne ra tuorno a me.
Tre, tre patriarca,
quarto, la luna e il sole.
Apriti, o terra,
inghiotti il demone!
Anima perduta,
corpo consunto,
vattene di torno a me.
[1]Il presumibile riferimento è ad Abramo, Isacco e Giacobbe.
[2]La luna ed il sole, congiunti, vengono a costituire la quarta entità invocata.
[3]ombra, appunto. Si tenga presente che ombra è il termine usato esclusivamente per indicare il demone, in quanto l'ombra umana o animale era detta marea, mentre le proiezioni statiche erano genericamente definite frishco.