Miracolosa Effige Maria SS, Elenco dei Brevi e di tutte le Indulgenze

Notizie Storiche sulla Miracolosa Effige di Maria S.S. della Consolazione - Capitolo

INDULGENZE ANNESSE ALLA SACRA CAPPELLA.

La Santità Sua concede il privilegio di celebrare una Mes­sa solenne in onor della BB. Vergine nel giorno della sua Festivi­tà terzo giorno di Pentecoste, ma senza tralasciare la conventuale, essendovi tale obbligo, in opposto fare le commemorazioni correnti giusta la rubrica. Dato a dì 21 Maggio 1817.

  1. Chiunque dei fedeli nel Triduo di Pentecoste, in cui qui si celebra la festività di Maria SS. della Consolazione, si munirà dei Santi Sacramenti della Penitenza, e dell’Eucaristia, e visiterà la sacra Cappella della Vergine, pregando ivi per qualche spazio di tempo giusta la mente della Santità sua, acquisterà l’indulgen­za plenaria da poterla applicare ancora in suffragio dei fedeli de­funti. La predetta indulgenza si guadagna una sola volta da ciascu­no in tutto il Triduo. Dato al dì 25 Novembre 1817 in perpetuum. Questo Breve Pontificio erasi prima ottenuto dalla Santità di Pio VI nel dì 5 febbraio 1782; ma perché disperso sì cercò rinnovarsi.
  2. Chiunque dei fedeli ogni volta, che con cuor almeno con­trito, e devotamente reciterà le Litanie della B. V. lucrerà 300 gior­ni, d’indulgenze. Chi poi ogni giorno reciterà le prefate Litanie, potrà nei cinque giorni di precetto festivi della BB. Vergine dopo essersi munito dei S. Sacramenti, visitando qualche pubblica Chiesa, ed orando ivi giusta la mente del Romano Pontefice, guadagna­re l’indulgenza plenaria, e remissionedi tutti, i peccati, con facoltà di potere applicare tanto la Plenaria, che la Parziale in suffragio delle anime Purganti. Dato al dì 30 Settembre 1817 in perpetuum.
  3. Chiunque dei fedeli interverrà al Cantico Magnificat, che cantasi in ogni Venerdì dell’anno, potrà in uno dei detti Venerdì, dopo essersi munito dei Sacramenti, guadagnare l’indulgenza Ple­naria; un tal Venerdì però devesi assegnare dall’ordinario del Luo­go; negli altri Venerdì poi acquista sette anni, ed altre tante qua­rantene applicabili in suffragio dell’anime purganti facendo però sempre la preghiera secondo l’intenzione del sommo Pontefice Ro­mano. Dato a dì 26 Agosto 1817 a settennio. Questo breve è stato confermato di nuovo pure a settennio da Pio VIII a dì 8 Aprile 1829.

INDULGENZE ANNESSE ALLA SCALA SANTA

La Santità di Leone XII colla sua Autorità Apostolica con Bre­ve spedito in Roma nel dì 13 Novembre del 1827 concede in quat­tro giorni dell’anno, da designarsi dall’ordinario, a tutti i fedeli dell’uno, e dell’altro sesso, che veramente pentiti, e muniti dei S. Sa­cramenti della Penitenza, e dell’Eucaristia devotamente ascende­ranno con ginocchia piegate la Scala Santa sita vicino la Chiesa Matrice di Paternopoli, ed ivi faranno più preghiere a Dio per la con­cordia dei Principi Cristiani, per l’estirpazione dell’eresie, per la esaltazione della S. Madre Chiesa. Cattolica, concede, ripeto, il conseguimento di tutte quelle, e singole indulgenze, rimissione dei peccati, e rilasciamento di penitenza, come se personalmente flexis genibus avessero asceso la Scala Santa di Roma. Negli altri giorni poi di tutto l’anno a quei fedeli, che almeno contriti ascen­deranno la suddetta scala come sopra con farvi le stesse preghie­re, accorda la grazia di cento giorni d’indulgenze. Il presente indul­to ha valore per anni, sette. Del medesimo tenore erasi ottenuto il predetto Breve dalla Santità di Pio VI a dì 27 Giugno 1817.

L’exequatur Regio per la Scala Santa porta l’epoca di 9 Mar­zo 1819.

I giorni destinati dall’Ordinario per tutto il settennio, sono il dì 16 Aprile, giorno questo memorando pel primo miracolo qui operato dalla Santissima Vergine della Consolazione. Il dì 9 Maggio in cui si celebra la, translazione del nostro Protettore S. Nicolò di Bari. La domenica infra octavam della Natività della Beatissima Vergine; ed il dì sei Dicembre in cui si celebra la fe­stività del suddetto S. Nicolò.

Si avverte che scorso il settennio, come nel Rescritto Ponti­ficio, si abbia tutta la cura di far rinnovare la predetta grazia.

Dato in Avellino il dì 13 Aprile del 1829.

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